Un disastro può convertirsi in un’opportunità. È stato questo il mantra che ha spinto il thailandese Titiporn Jutimanon, imprenditore di Bangkok, a trasformare l’allagamento del suo ristorante dovuto alla piena del fiume Chao Phraya, in una attrazione per il pubblico. Diventando virale sul web.
Cenare tra le onde al Chaopraya Antique Café
Spaventato dall’idea che le inondazioni che hanno colpito tutto il Paese lo costringessero a chiudere il suo Chaopraya Antique Café, inaugurato a febbraio e già messo in ginocchio dalla pandemia, l’imprenditore si è rimboccato le maniche e ha provato a guardare il bicchiere mezzo pieno. Nonostante i rischi – il ristorante si trova a Nonthaburi, in una zona di Bangkok direttamente affacciata sul fiume – ha scelto di tenere il locale aperto inventandosi un’esperienza gastronomica unica nel suo genere, ribattezzata hot-pot surfing. Da qualche giorno, infatti, i clienti hanno modo di gustare i piatti con le gambe completamente a mollo e dilettandosi, tra una portata e l’altra, a evitare le onde generate dalle barche di passaggio. «La gente sta apprezzando molto questa soluzione», ha raccontato al Guardian Jutimanon. «Ed è bello pensare che quello che poteva essere l’inizio della crisi sia diventato un punto di forza». In poche ore, filmati e fotografie hanno invaso i social, ritraendo coppie, famiglie, gruppi di amici sorridenti tra le onde. Nulla sembra preoccuparli, neanche l’eventualità di essere travolti e ritrovarsi completamente zuppi. I camerieri, ben addestrati e muniti di stivali di gomma, si muovono veloci e scattanti, nonostante siano immersi in 50 centimetri d’acqua.
La popolarità raggiunta granzie al tam tam sui social
Grazie al tam tam sui social e alla pubblicità regalata dai media, il locale ha conquistato una popolarità inaspettata e lo staff si è trovato a gestire una grossa mole di prenotazioni. «Chi arriva qui si innamora dell’atmosfera, del nostro barbecue e della vista, soprattutto al tramonto», ha aggiunto lo chef. «Le inondazioni non hanno fermato la nostra clientela. Mi sento davvero fortunato quando osservo le persone e le vedo serene e felici di mangiare in una situazione che, effettivamente, rimane estrema». Ogni giorno, Jutimanon riserva ai più temerari due posti nel punto in cui il livello dell’acqua raggiunge il picco. «La trovo una sfida molto divertente: arrivi lì, ti siedi e non sai se verrai trascinato da qualche parte mentre mangi», ha scherzato uno dei clienti.