Terza dose, ma probabilmente non per tutti. Green Pass che potrebbe avere vita breve. A differenza della mascherina, destinata a rimanere ben presente nelle nostre esistenze. SI potrebbe riassumere così le parole del virologo e docente all’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, intervenuto a Rainews24 per fare il punto della situazione sulla pandemia da Covid-19 in Italia. Prudenza resta per adesso la parola d’ordine: «Stiamo davvero vedendo la luce in fondo al tunnel, ma dobbiamo continuare a seguire la scelta di prudenza che l’Italia ha scelto, nella speranza che la primavera prossima possa essere un momento non di fine complessiva della pandemia, ma di una convivenza molto più civile con una riapertura alla normalità e alla nostra vita come la ricordavamo».
Pregliasco, inverno banco di prova per la terza dose
Per quanto riguarda la terza dose, dipenderà da come andrà l’inverno, considerato un banco di prova. «Se l’onda, che ci aspettiamo di crescita, non sarà pesante o si manterrà in una situazione come questa, ci potranno essere dosi di richiamo, come per l’influenza, destinate come ora ai soggetti più fragili», ha spiegato Pregliasco: «L’Italia sta pensando di abbassare l’età della terza dose e arrivare ai 60 enni per rafforzare le difese di quella fascia di popolazione. È un aspetto da valutare in modo flessibile e rapido».
Pregliasco, Green Pass misura temporanea
Così sul Green Pass: «Non c’è dubbio che sia un’altra cosa rispetto alla vaccinazione. È una questione tecnica e organizzativa. Non a caso è una misura temporanea, al momento fino al 31 dicembre. Aspettiamo, quindi, e vediamo come va. Se per quella data l’emergenza sarà finita, finirà anche il Green Pass»
Pregliasco, la mascherina parte di un nuovo galateo
Quanto alla mascherina, queste le parole di Pregliasco: «L’abbiamo ormai sdoganata. Credo e spero possa diventare un’attenzione nei momenti che servono, per ridurre il contagio da parte di chi è malato, un accessorio che nel prossimo futuro dovremo in condizioni particolari usare». Ben venga, «se la cultura del controllo della temperatura, la disinfezione delle mani e la stessa mascherina rimarranno come metodo», nell’ambito di «un nuovo galateo che ancora dobbiamo mantenere».
Pregliasco, quest’anno torna l’influenza stagionale
«Purtroppo, sempre nell’ottica delle riaperture e del rilassamento rispetto allo scorso anno, ci aspettiamo il virus influenzale e gli altri virus stagionali». Il mix, che comprenderà per forza di cose il Covid-19, «è stato messo in conto e il tampone tornerà utile per differenziare le cose» nei pronto soccorso, ha concluso Pregliasco invitando gli italiani a vaccinarsi anche contro l’influenza.