Guerra in Ucraina, la Russia aumenta i livelli di sicurezza: il terrorismo spaventa Mosca

Redazione
12/04/2022

Il terrorismo spaventa Mosca. In sei regioni al confine con l'Ucraina aumentato il livello d'allerta. A Belgorod vietati i fuochi d'artificio per «non spaventare la gente con esplosioni inutili». Ai residenti si raccomanda di evitare luoghi affollati.

Guerra in Ucraina, la Russia aumenta i livelli di sicurezza: il terrorismo spaventa Mosca

Esplosioni denunciate dai residenti, che i funzionari locali hanno pubblicamente definito «incidenti». Eppure la minaccia terroristica in diverse regioni della Russia, specie in quelle al confine con l’Ucraina, a giudicare dai provvedimenti di Mosca, esiste. E preoccupa. Per questo il Cremlino ha deciso di aumentare lo stato d’allerta, passandolo a un livello «alto». Delle sei in cui sono in vigore misure eccezionali, a lanciare l’allarme per prima era stata la regione di Kursk, puntando l’indice contro possibili provocazioni. L’area negli ultimi mesi è diventata snodo fondamentale per coordinare, attraverso diverse basi poste sul territorio, l’invasione di Mosca. Per aumentare la sicurezza, spiega in Moscow Times, così saranno incrementate le pattuglie in servizio, come i posti di blocco allestiti dalle forze dell’ordine.

La Russia preoccupata per eventuali attacchi terroristici ha implementato il livello di sicurezza nelle regioni al confine con l'Ucraina
Un bambino a Rostov (Getty)

A Belgorod divieto di fuochi d’artificio per «non spaventare la gente con esplosioni inutili»

Ma la tensione è elevata anche a Voronezh e Bryansk, inquadrate in un livello di allerta giallo, il secondo nella scala gerarchica russa. Lo stesso in vigore a Belgorod, dove sono stati vietati i fuochi d’artificio per le prossime due settimane. Un provvedimento finalizzato a «non spaventare le persone con rumori forti non necessari» e che resterà in vigore almeno fino al 25 aprile, ha affermato il governatore Vyacheslav Gladkov. Non solo, ai residenti è stato chiesto di prendere nota di auto e persone sconosciute presenti in zona, di evitare i luoghi pubblici e girare sempre con un passaporto. La Crimea, politicamente in Ucraina, ma occupata dai russi ormai dal 2014 e Krasnodar, che ha aumentato la soglia di attenzione nei due distretti alla frontiera con l’Ucraina, chiudono l’elenco delle regioni in cui sono state assunte decisioni straordinarie. In questo senso fa eccezione Rostov sul Don, confinante con le repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk, è stata l’unica regione in prossimità dell’Ucraina a non aumentare il livello di minaccia nelle ultime 48 ore. Ma a conferma che la situazione sia calda c’è un altra decisione. Dall’inizio dell’invasione ucraina, infatti, Vladimir Putin ha bloccato tutti i voli da e per 11 aeroporti di città situate nella parte meridionale e centrale del Paese.

La Russia preoccupata per eventuali attacchi terroristici ha implementato il livello di sicurezza nelle regioni al confine con l'Ucraina
In Crimea manifestazione pro Putin (Getty)

L’esplosione di Belgorod e i dubbi sulle responsabilità

A Belgorod, d’altronde, appena 40 chilometri dal confine ucraino, lo scorso 1 aprile era stato fatto saltare un deposito di carburante. Ma sull’episodio si è creata una fitta coltre di mistero. Le autorità ucraine solo in serata avevano smentito il coinvolgimento, mentre alcune telecamere avevano ripreso degli elicotteri sospetti mentre sorvolavano l’area. «Durante l’operazione speciale delle forze russe sul territorio dell’Ucraina, della Repubblica popolare di Donetsk e della Repubblica popolare di Luhansk, le questioni relative alla sicurezza antiterrorismo sono diventate più urgenti a causa delle possibili provocazioni dei nazionalisti ucraini», ha spiegato in Alexander Gusev, governatore della regione di Voronezh mentre varava i nuovi provvedimenti.