Una 19enne italiana di origine kosovara, Bleona Tafallari, è stata arrestata a Milano in un blitz della polizia, che ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione con finalità di terrorismo. Le cose da sapere su questo arresto e sulla persona fermata.
Terrorismo, chi è la giovane arrestata
Bleona Tafallari, 19 anni, è nata in Kosovo e si è trasferita pochi mesi fa Milano, a casa del fratello in via Padova. La ragazza, che si è radicalizzata da circa tre anni, farebbe parte dell’organizzazione Leoni dei Balcani, gruppo kosovara di matrice jihadista considerato una costola dello Stato Islamico.
Terrorismo, il legame con l’attentato di Vienna
Lo scorso gennaio, in Germania, la ragazza ha sposato con rito islamico un kosovaro 21enne, imparentato con l’attentatore di Vienna Kujtim Fejzulai. La polizia è arrivata a lei dopo una segnalazione dell’intelligence relativa al marito, con cui Bleona Tafallari è sempre rimasta in contatto dopo il trasferimento a Milano.
Terrorismo, cosa è stato trovato nello smartphone
Sullo smartphone di Bleona Tafallari sono stati trovate migliaia di immagini e video, «alcuni dei quali creati dalla agenzia di comunicazioni dello Stato islamico “AI Hayat Media Center”, riportanti oggetti simbolo della medesima organizzazione terroristica quali la bandiera nera con la scritta della testimonianza di fede, scene di combattimenti in teatri militari di guerra, esecuzioni sommarie di infedeli mediante decapitazioni e incendi, scene di attacchi terroristici da parte di mujaheddin appartenenti allo Stato islamico nelle città europee dei quali vengono esaltate le gesta», si legge nel capo di imputazione dell’ordinanza firmata dal gip De Marchi. Tra i documenti presenti nel cellulare, anche «istruzioni per il confezionamento di ordigni artigianali».
Terrorismo, l’attività di propaganda sui social
Dagli atti di indagine emerge che Bleona Tafallari era molto attiva nella propaganda jihadista «attraverso l’utilizzo dei social network (Whatsapp, Snapchat, Instagram e soprattutto Telegram) esaltando lo Stato Islamico in tutte le sue componenti». In particolare, avrebbe «realizzato personalmente alcuni anasheed (tradizionali canti a cappelli musulmani, ndr), in uno dei quali, invocando lo sceicco Al-Baghdadi, si vota al martirio».
Terrorismo, la ragazza fermata faceva proselitismo
Ritratta in diverse immagini con addosso «un guanto ed un anello di colore nero riportante la scritta della Sbahada, chiari simboli di appartenenza allo Stato islamico», la ragazza arrestata avrebbe svolto «una funzione di proselitismo alla causa dell’Islam radicale nei confronti di ragazze kosovare, anche minorenni». In particolare, «in una chat Telegram del 24 febbraio 2021 prometteva ad una interlocutrice 16enne che si faceva chiamare “Fatina” e con cui reciprocamente si appellava come “Leonessa” che le avrebbe trovato come sposo un “Leone” […] con il quale morire da martire dopo un matrimonio bagnato dal sangue dei miscredenti».