Un potente terremoto di magnitudo 7.9 ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale abbattendo edifici, distruggendo città e causando un bilancio di centinaia di morti. Sono almeno 700 le vittime accertate nei due paesi, ma i numeri sono in continuo aumento. Le squadre dei soccorritori sono al lavoro per salvare i sopravvissuti rimasti incastrati sotto le macerie.
Terremoto in Turchia
Il sisma è avvenuto prima dell’alba di oggi e ha svegliato e fatto precipitare in strada i residenti di entrambi i lati del confine. Gli edifici sono stati rasi al suolo da numerose scosse successive. Almeno 427 persone hanno perso la vita nel nord della Siria, ha reso noto la tv di Stato turca Trt, Mentre sono almeno 284 le vittime nel sud est della Turchia dove c’è stato l’epicentro. Oltre 2.000, invece, i feriti.

Inizialmente era scattato l’allarme tsunami anche in Italia, con le previsioni che indicavano un possibile arrivo dell’onda alle 6.30 lungo le coste calabresi. Per questa ragione e a scopo cautelativo, da quell’ora era stata interrotta la circolazione ferroviaria nelle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia. Fortunatamente, l’allerta è rientrata. Per precauzione, a Ischia sono state chiuse le scuole.
La nota di Palazzo Chigi
Dopo i fatti avvenuti in Turchia, Palazzo Chigi ha diramato la seguente nota: «Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue costantemente, aggiornata dal Dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite. La Protezione Civile italiana ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso».

Le parole del presidente turco Erdogan
Questo invece il comunicato diffuso dal presidente della Turchia Recep Tayyp Erdogan: «Auguro una pronta guarigione a tutti i nostri cittadini colpiti dal terremoto che si è verificato a Kahramanmara e che è stato avvertito in molte parti del nostro Paese. Sotto il coordinamento dell’AFAD, tutte le autorità competenti sono in stato di allerta. Le nostre squadre di ricerca e soccorso sono state inviate immediatamente nelle regioni colpite dal terremoto. Il Ministero degli Interni e il Ministero della Salute, così come l’Autorità per la gestione dei disastri e delle emergenze (AFAD), i governatorati e tutte le altre istituzioni, sono intervenuti rapidamente. Coordiniamo anche le opere avviate dopo il terremoto. Speriamo di sopravvivere a questo disastro il più rapidamente possibile e con il minor numero di danni, e continuiamo a lavorare». I leader di tutto il mondo hanno intanto offerto il loro aiuto per supportare la popolazione colpita dal sisma.