Una donna è stata estratta viva nella notte dopo 212 ore dai primi crolli dovuti al terremoto avvenuto in Turchia e Siria. Il salvataggio è avvenuto nella regione sud-orientale della Turchia di Adiyaman, come riporta l’agenzia di stampa statale turca Anadolu.
Donna estratta viva in Turchia dopo 212 ore
Dopo essere rimasta intrappolata per quasi nove giorni, a causa del terremoto in Turchia avvenuto il 6 febbraio, la 77enne Fatma Gungor è stata estratta da sotto le macerie di un edificio crollato. Fotografata mentre puntava le dita al cielo, indossava una maschera d’ossigeno. L’anziana è stata trasportata dai soccorritori fuori dalle rovine dell’edificio avvolta da una coperta isotermica e legata a una barella. Ad attenderla un’ambulanza.

Oltre alla 77enne, è stato estratto vivo dalle macerie anche un 15enne e altre otto persone sono state ritrovate vive ieri nella provincia turca di Hatay, dopo 209 ore dal disastro. Seher è stato salvato poco dopo che suo padre Faez Ghanam è stato ritorvato vivo sotto lo stesso edificio.
Il bilancio complessivo delle vittime del terremoto in Turchia e Siria ha superato i 41.000 morti, ma molti sono anche i sopravvissuti. Più di 105.000 persone sono invece rimaste ferite e più di 13.000 sono ancora in cura in ospedale. Uno dei problemi che ora sta mettendo in difficoltà la popolazione turca sono le temperature invernali, quasi gelide.

La situazione attuale in Turchia
Il presidente turco Tayyip Erdogan ha riconosciuto i problemi nella risposta iniziale di soccorsi dopo il terremoto. Ha poi affermato che la situazione è ora sotto controllo: «Stiamo affrontando uno dei più grandi disastri naturali non solo del nostro Paese, ma anche della storia dell’umanità», ha dichiarato parlando in diretta in una emittente televisiva di Ankara, la capitale turca. Sempre il presidente Erdogan ha confermato che a marzo partirà la ricostruzione. I vigili del fuoco spagnoli, però, hanno denunciato che molti degli edifici sono stati demoliti ancor prima che fossero completati lo sgombero delle macerie e la ricerca dei sopravvissuti.