Continua il momento no di Rafa Nadal. Il fuoriclasse maiorchino, alle prese negli ultimi tempi con numerosi problemi fisici, è infatti risultato positivo al Covid al rientro da un torneo di esibizione ad Abu Dhabi, che l’ha visto perdere da Murray e Shapovalov. A questo punto è in fortissimo dubbio la sua presenza all’Australian Open, che inizia il 17 gennaio.
Nadal, l’annuncio della positività
A dare l’annuncio lo stesso Nadal, attraverso una serie di tweet. «Ciao a tutti, Voglio dire a tutti che al rientro a casa dopo il torneo di Abu Dhabi sono risultato positivo al Covid. La positività è stata riscontrata dopo un tampone eseguito al mio rientro in Spagna. Sia in Kuwait che ad Abu Dhabi abbiamo superato i controlli ogni due giorni e tutti sono risultati negativi, l’ultimo test fatto venerdì col l’esito ricevuto sabato», ha scritto il campione di 20 Slam. «Sto vivendo dei momenti spiacevoli ma spero di migliorare piano piano. Sono in isolamento a casa e ho già avvisato tutte le persone che hanno avuto contatti con me. Naturalmente devo modificare il mio calendario a seconda di come evolverà la situazione».
Hola a todos. Quería anunciaros que en mi regreso a casa tras disputar el torneo de Abu Dhabi, he dado positivo por COVID en la prueba PCR que se me ha realizado al llegar a España.
— Rafa Nadal (@RafaelNadal) December 20, 2021
Nadal, fermo da agosto per infortunio
Fermo da agosto per il dolore al piede sinistro causato della malattia congenita conosciuta come Müller-Weiss, Nadal era pronto a tornare in campo in Australia: il tennista spagnolo risulta infatti iscritto al torneo di Melbourne (4-9 gennaio) e agli Open (17-30 gennaio). Ma la sua presenza, già comunque in dubbio («Devo vedere come reagisce il mio corpo, non voglio rischiare di nuovo di farmi male», aveva detto), appare adesso una possibilità molto lontana.

Nadal, difficile vederlo in Australia
In vista dello slam australiano, che ha vinto nel 2009, Nadal aveva dichiarato di non essere né favorevole né contrario alla vaccinazione obbligatoria come requisito per la partecipazione, imposto dagli organizzatori, aggiungendo che si sarebbe attenuto a quanto previsto dal regolamento. Una posizione decisamente diversa da quella dell’attuale numero 1 al mondo Novak Djokovic, notoriamente no vax.