Tennis, la numero 1 al mondo Barty si ritira a soli 25 anni
Tre titoli del Grande Slam vinti in carriera, è stata in testa alla classifica WTA per 120 settimane: «Ho dato tutto».
Notizia clamorosa nel tennis: la numero 1 della classifica WTA, l’australiana Ashleigh Barty, ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica a soli 25 anni. Considerata una delle tenniste più forti della sua generazione, è l’ottava nella storia con più settimane (120) al primo posto nel ranking mondiale e una delle quattro, insieme a Serena Williams, Steffi Graf e Martina Navratilova, ad aver mantenuto il primo posto del ranking WTA per tre anni di fila.
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Ashleigh Barty si ritira, l’annuncio sui social
L’annuncio è arrivato con un emozionante video pubblicato sui social media, una sorta di mini intervista fatta dalla ex compagna di doppio Casey Dell’acqua. «Non ho più la spinta fisica, il desiderio emotivo e tutto ciò che serve per sfidare me stessa ai massimi livelli. Sono esaurita», ha detto Ashleigh Barty. «Mi ha dato tutti i miei sogni, più altri, ma so che è giunto il momento per me di allontanarmi e inseguire altri sogni e, sì, posare la racchetta». Nel corso della chiacchierata con l’amica e collega, Barty ha fatto poi riferimento al precedente ritiro, datato 2014: «So di averlo già fatto prima, ma stavolta la sensazione è molto diversa».

Ashleigh Barty si ritira: i suoi successi
Classe 1996, a soli 15 anni Ashleigh Barty aveva vinto il torneo di Wimbledon Juniores, dimostrando di avere un talento fuori dal comune. Poi nel 2014, a causa della depressione, aveva lasciato il tennis per dedicarsi al cricket. Tornata dopo 18 mesi, ha iniziato a scalare le gerarchie WTA, conquistando 15 tornei, tra i quali spiccano i tre titoli del Grande Slam: Roland Garros 2019, Wimbledon e Australian Open 2021. Nel palmares di Barty anche le lo US Open 2018 con Colleen Vandeweghe, le WTA Finals 2019 e il bronzo nel doppio misto ai Giochi Olimpici di Tokyo, in coppia con John Peers.

Ashleigh Barty si ritira, le reazioni delle colleghe
«Vincere Wimbledon e poi l’Australian Open è stata la maniera perfetta per celebrare la mia carriera», ha detto Barty, “svuotata” mentalmente dopo aver trionfato nello Slam di casa. Le reazioni da parte del tennis, soprattutto al femminile, non si sono fatte attendere. «Amica mia, mi mancherai. Eri unica e speciale e abbiamo condiviso dei momenti fantastici», ha scritto Simona Halep. «È stato un privilegio condividere il campo con te», il saluto di Karolina Pliskova, battuta nella finale di Wimbledon. Ashleigh Barty non solo è australiana, ma anche aborigena di etnia Ngarigo. Proprio come la mitica Evonne Goolagong, tennista (di etnia Wiradjuri) capace di vincere sette tornei dello Slam (tra cui quattro Australian Open) negli Anni Settanta. Anche lei ha commentato l’addio della ormai ex numero 1 al mondo: «Non vedo l’ora di vedere cosa accadrà nel prossimo capitolo della vita di Ash e cosa l’aiuterà a realizzare i suoi sogni».