Telepass, nuova partnership con ITAS Mutua: quando la collaborazione genera valore

Debora Faravelli
12/10/2022

Le due società insieme per fornire moderni prodotti assicurativi e vantaggi dedicati ad oltre otto milioni di clienti, per una mobilità sempre più connessa e protetta. Un esempio di come la cooperazione tra aziende rechi vantaggio ai soggetti coinvolti, che si innovano e si aprono a nuovi mercati, e ai rispettivi acquirenti, che possono godere di una gamma più ampia di servizi. 

Telepass, nuova partnership con ITAS Mutua: quando la collaborazione genera valore

Telepass, società leader in Italia nel settore dei servizi per la mobilità in ambito urbano ed extraurbano, e ITAS Mutua, la più antica compagnia assicurativa italiana, hanno annunciato una partnership che consentirà di offrire servizi innovativi ai propri reciproci e potenziali clienti. Un accordo che si inserisce nell’ecosistema di collaborazioni strette dalla S.p.A guidata da Gabriele Benedetto che continua a generare valore per sé e per la propria clientela.

La partnership tra Telepass e ITAS Mutua

I termini dell’accordo prevedono che gli oltre ottocentomila soci assicurati di ITAS possano accedere gratuitamente ai servizi digitali per la mobilità di Telepass, a cominciare da quelli legati all’auto – come il pagamento del pedaggio autostradale, i parcheggi, le strisce blu e i traghetti – per poi allargarsi, nell’arco di un anno, anche a quelli riguardanti sharing mobility, treni, taxi e trasporto pubblico locale.

Viceversa, il Gruppo guidato da Gabriele Benedetto proporrà ai suoi sette milioni di clienti, attraverso la propria piattaforma, alcuni specifici prodotti assicurativi sviluppati da ITAS e creati appositamente per essere fruiti in mobilità. Tra questi vi saranno strumenti di instant insurance legati, per esempio, alle attività sportive come lo sci alpino, per il quale è scattato l’obbligo assicurativo dallo scorso 1° gennaio 2022. Telepass, infatti, dal 2019 è entrata nel settore degli sport invernali attraverso la commercializzazione del proprio skipass che consente, senza preventive code alle casse, l’accesso ad oltre quaranta comprensori sciistici in tutta Italia.

Si tratta di un accordo che, come evidenziato dall’Amministratore delegato e Direttore generale di ITAS Alessandro Molinari, racchiude innovazione digitale, servizi in mobilità e consulenza assicurativa e spinge entrambe le realtà coinvolte verso un futuro in cui le coperture dovranno essere sempre più integrate con i servizi ad uso giornaliero per i clienti. Un esempio virtuoso, ha aggiunto l’Amministratore delegato di Telepass Gabriele Benedetto, che dimostra come sia possibile creare innovazione di prodotto e di servizio unendo competenze provenienti da settori differenti.

I recenti accordi siglati da Telepass

La partnership con ITAS va ad aggiungersi alle altre siglate negli ultimi anni da Telepass, che hanno permesso alla società di «crescere e generare valore per i clienti creando un ecosistema integrato e sempre più completo di servizi per la mobilità urbana ed extraurbana». Attraverso partnership strategiche, come quella con le stazioni evolute Eni Live, l’azienda sta rafforzando la rete di assistenza territoriale al cliente per offrire un supporto specialistico di persona oltre a quello fornito tramite i canali digitali, mentre il recente accordo con Shell ha permesso di migliorare l’attività dei conducenti di mezzi pesanti offrendo loro un dispositivo satellitare a bordo del veicolo per pagare il pedaggio autostradale in modo semplice e automatico e per accedere alle funzionalità Shell SmartPay attraverso un’unica soluzione innovativa.

La partnership con diverse società provider di servizi per la mobilità elettrica, BeCharge, Enel X, Duferco e Queenergy, ha poi consentito di integrare il servizio di ricarica sull’app Telepass e di promuovere così il percorso verso una mobilità sempre più smart e sostenibile, con l’obiettivo ultimo di stimolarne la crescita in Italia e di rendere le città più vivibili.

E ancora, grazie alla collaborazione con Sport e Salute, la società statale per la promozione dell’attività sportiva come componente essenziale nel benessere della persona, l’azienda ha semplificato la mobilità e gli spostamenti del comparto atletico mettendo a disposizione i propri servizi smart, sicuri e sostenibili.

L’importanza della cooperazione per creare valore

Tutti esempi che dimostrano come la cooperazione tra due o più realtà, che condividono il proprio know how e le proprie competenze, generi valore tanto per loro quanto per i rispettivi clienti, perché consente a tutti i partner in gioco di accedere a mercati più ampi e sviluppare prodotti e servizi innovativi e complementari.

Il valore complessivo generato da un progetto creato in partnership è infatti potenzialmente maggiore da quello generato con altre modalità, per esempio quella competitiva. Quando due aziende entrano in competizione, ha evidenziato Benedetto, quello che succede è che entrambe iniziano ad aumentare gli investimenti in comunicazione per presentare la migliore offerta possibile: «Più si compete, più si spende. Più si spende, più si riducono i margini di guadagno. In più, crescono anche gli investimenti nei servizi, nei prodotti senza i quali qualsiasi comunicazione, di fatto, diventa fine a sé stessa se non dannosa». E, in tutto questo processo, arriva un punto in cui, per alcune aziende, diventa giustificabile perdere soldi pur di acquisire un nuovo cliente. Con la possibile conseguenza, sul lungo periodo, di doversi trovare a ridurre la qualità della propria offerta per aver puntato troppo sull’aumento della base di consumatori.

Se due o più aziende collaborano, invece, hanno la possibilità di risolvere insieme problematiche comuni arricchendo il risultato con la somma delle specificità di ogni singolo partner e «dando benefici a tutti, imprese come clienti». Da una parte le società possono infatti accedere a nuovi mercati, aumentare i propri standard qualitativi, disporre delle competenze di altri professionisti e innovarsi, dall’altra i rispettivi acquirenti possono avere a disposizione una gamma maggiore di servizi (e rimanere, così, fidelizzati più a lungo).

«Noi lo abbiamo capito da tempo. Ma, soprattutto, abbiamo capito che per crescere bisogna guardare oltre», ha ribadito Benedetto esprimendo soddisfazione per le partnership attivate che hanno permesso a Telepass di diventare un caso di studio per la prestigiosa università statunitense di Harvard.