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La salvezza in un pugno

Rapita da un uomo più grande di lei, una 16enne ha fatto il gesto appreso su TikTok per denunciare la violenza domestica. Un automobilista, imbottigliato nel traffico, si è accorto dell’Sos e ha chiamato la polizia che l’ha liberata.

8 Novembre 2021 15:598 Novembre 2021 16:00 Redazione
Replicando il segnale d'aiuto usato dalle vittime di violenza domestica e diventato virale sul web, una 16enne americana si è salvata dall'uomo che l'aveva sequestrata

I social network, se usati con criterio, possono salvare la vita. È successo a una 16enne del North Carolina. Questa grazie a un segnale appreso su TikTok, ha attirato l’attenzione di un automobilista che l’ha tratta in salvo. L’uomo l’ha vista replicare con le mani il messaggio usato dalle vittime di violenza domestica per chiedere aiuto senza insospettire gli aggressori e ha chiamato la polizia.

Un gesto provvidenziale

Secondo quanto comunicato dall’ufficio dello sceriffo della Contea di Laurel, il conducente aveva incrociato l’adolescente nei pressi di London, in Kentucky. La ragazza era a bordo di una Toyota argentata e in compagnia di un uomo molto più grande di lei. Mentre erano in coda in autostrada, la giovane, visibilmente agitata, si è girata verso il lunotto posteriore per mettersi in comunicazione col guidatore del veicolo immediatamente successivo. Nessuna parola, nessun cartello, solo quattro gesti in successione, quelli introdotti qualche anno fa dalla Canadian Women’s Foundation e diventati virali sul web: la mano sollevata all’altezza del viso, il palmo rivolto verso l’esterno, il pollice piegato verso l’interno e il resto delle dita ad avvolgerlo, come in un pugno. Un’intuizione provvidenziale e rivelatasi efficace grazie anche alla prontezza di riflessi dell’interlocutore. Che, a conoscenza di quel segnale d’aiuto, ha seguito la macchina per oltre sette miglia, consentendo alla polizia di intercettarla quasi immediatamente e mettere in salvo la vittima.

La ricostruzione del caso

Le ricerche successive, integrate con le testimonianze dei diretti interessati, hanno consentito agli inquirenti di ricostruire un quadro completo della vicenda. La minorenne, di cui i genitori avevano denunciato la scomparsa pochi giorni prima, era stata rapita dal 61enne James Herbert Brick che, inizialmente, l’aveva portata dal North Carolina all’Ohio, dove pare avesse dei parenti, per poi spostarsi in Tennessee e Kentucky.  «Non sappiamo per quanto tempo abbia provato ad attirare l’attenzione dei passanti durante il viaggio», ha spiegato il vicesceriffo Gilbert Acciardo alla Cnn, «Per fortuna non si è arresa e, alla fine, qualcuno si è accorto di lei e ci ha permesso di salvarla». La 16enne è ritornata sana e salva dalla famiglia, mentre il suo rapitore è stato arrestato e dovrà rispondere di sequestro di persona e possesso di materiale pedopornografico.

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