Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Mondo

Taiwan, l’escalation tra Usa e Cina e i timori di un nuovo conflitto nell’Indo Pacifico

Il braccio di ferro tra Washington e Pechino su Taiwan, l’attivismo degli Usa e le rivendicazioni della Cina nella regione rischiano di innescare un nuovo conflitto. L’escalation, insieme alla minaccia nordocoreana, preoccupa il Giappone che ha avviato uno storico piano di riarmo. Lo scenario.

16 Giugno 2022 18:06 Tiziano Marino
l'escalation tra usa e cina nell'indo pacifico

La Cina combatterà per evitare l’indipendenza di Taiwan «costi quel che costi e fino alla fine». Con queste parole pronunciate dal ministro della Difesa Wei Fenghe allo Shangri-La dialogue, la tradizionale conferenza sulla sicurezza asiatica tenutasi a Singapore tra il 10 e il 12 giugno, la Repubblica Popolare ha ribadito una volta di più la sua linea. Sulla questione Taiwan, Pechino non ammette interferenze e il processo di riunificazione non può essere fermato «nemmeno con la forza». Un messaggio chiaro quello del generale cinese che ha destinatari precisi dall’altra parte del Pacifico. D’altronde, la Cina è molto preoccupata dal rinnovato attivismo statunitense in Asia-Pacifico e ha sfruttato il palcoscenico di Singapore per ribadirlo. Non meno duro era stato l’intervento del segretario alla Difesa americano Lloyd Austin in apertura di conferenza. Dopo aver ridimensionato la portata delle parole del presidente Biden sull’intervento militare in caso di attacco a Taiwan, Austin aveva condannato l’atteggiamento aggressivo della Cina e confermato il pieno sostegno alle capacità difensive dell’isola come previsto dal Taiwan Relations Act del 1979. Nel complesso, i due interventi hanno mostrato la consueta diversità di vedute sui principali temi regionali e, soprattutto, l’assenza di un qualsivoglia punto di contatto tra le rispettive strategie nazionali. Una dinamica che sembra preludere allo scontro.

Taiwan, l'escalation tra Usa e Cina e i timori di un nuovo conflitto nell'indo pacifico
Il ministro della Difesa cinese Wei Fenghe (Getty Images).

Usa e Cina, interessi inconciliabili

Usa e Cina perseguono interessi diametralmente opposti in Asia-Pacifico. Da una parte, Washington mira a mantenere lo status quo, placando le rivendicazioni territoriali cinesi e difendendo la libertà di navigazione e sorvolo (Free and Open Indo-Pacific) che garantisce i commerci e la presenza delle forze armate americane nella regione. Dall’altra, Pechino reclama sovranità su territori che non controlla ma che considera cinesi e contesta la definizione stessa di Indo-Pacifico sposata dagli Usa perché “politica” e non inclusiva. Washington, dopo aver pubblicato a febbraio la Indo-Pacific strategy, ha rilanciato la politica di alleanze regionali attraverso i format AUKUS e Quad. Inoltre, l’amministrazione Biden si è riavvicinata al Sud-est asiatico organizzando il summit Usa-ASEAN e lanciando il progetto di integrazione economica denominato Indo-Pacific Economic Framework. Dal canto suo, la Cina ha proseguito con lo sviluppo della Belt and Road affiancandole la Global Security Initiative, una strategia per la sicurezza regionale che guarda, tra gli altri, agli Stati del Pacifico non allineati con gli Usa. Strategie opposte quelle delle due potenze la cui incompatibilità è descritta dallo scambio di accuse di «bullismo» e «interferenza» che Austin e Wei Fenghe si sono lanciati a Singapore.

Indo Pacifico: Taiwan, l'escalation tra Usa e Cina e i timori di un nuovo conflitto
Volodymyr Zelensky interviene allo Shangri-La Dialogue summit di Singapore (Getty Images).

Taiwan come l’Ucraina

Tra i discorsi più attesi dello Shangri-La dialogue c’era quello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Come di consueto, il leader ucraino ha puntato sull’emotività e ha mostrato grande attenzione per l’audience di riferimento citando una frase pronunciata nel 1966 dal padre fondatore di Singapore Lee Kuan Yew. «Se non ci fosse stato il diritto internazionale e il pesce grande avesse mangiato il pesce piccolo e il pesce piccolo avesse mangiato i gamberetti… Noi non saremmo esistiti», ha detto Zelensky, richiamando in maniera nemmeno troppo velata il comune destino che sembra legare Ucraina e Taiwan. Ma la presenza di Zelensky non è stato l’unico richiamo al conflitto in corso in Europa. L’incomunicabilità tra Cina e Usa, infatti, ha ricordato tristemente quella tra Russia e Usa che ha caratterizzato i mesi precedenti all’invasione dell’Ucraina. Anche le parole del ministro cinese, che ha accusato Washington di non voler trattare con Pechino da pari a pari, risuonano spaventosamente simili a quelle più volte pronunciate da Putin. Tante similitudini non possono lasciar tranquilli nemmeno gli osservatori più ottimisti.

I timori del Giappone

Tra coloro i quali hanno mostrato preoccupazione per un possibile conflitto nella regione spicca il primo ministro giapponese Kishida Fumio. Non a caso, il Paese ha avviato in questi mesi uno storico piano di riarmo che passa per il raddoppio del budget della difesa al 2 per cento del Pil, pari a oltre 85 miliardi di dollari. La tradizionale rivalità con la Cina, con la quale è ancora in piedi la disputa sulle isole Senkaku (per i cinesi Diaoyu), e le minacce della Corea del Nord preoccupano molto Tokyo. Le continue provocazioni, non ultima l’incursione di jet militari cinesi e russi durante il summit Quad del maggio scorso, hanno così spinto il Giappone a prendere l’iniziativa. In questo quadro, le parole pronunciate il 13 giugno dal portavoce degli Esteri cinese Wang Wenbin che ha ribadito la piena giurisdizione di Pechino sullo Stretto di Taiwan non contribuiscono a distendere gli animi di una regione che pare sempre più sull’orlo di un conflitto annunciato.

Fedez, Elettra Lamborghini, Coez e tanti altri. Stasera 5 luglio su Italia 1 la prima puntata del Radio Norba Cornetto Battiti Live a Bari.
  • Tv
Battiti Live stasera su Italia 1: scaletta e artisti della prima puntata
Fedez, Elettra Lamborghini, Coez e tanti altri. Stasera 5 luglio su Italia 1 la prima puntata del Radio Norba Cornetto Battiti Live a Bari.
Redazione
Covid, cosa non abbiamo ancora imparato dalla pandemia
  • Attualità
Mors tua pandemia
Smantellamento degli hub vaccinali e delle Usca. Tagli alla sanità. Piani per la scuola rimasti sulla carta. Sono passati due anni e mezzo dall'inizio del Covid, i contagi sono in preoccupante risalita e no, non ne siamo usciti migliori.
Ulisse Spinnato Vega
Condizionatori rotti al ministero di Cingolani: la protesta di lavoratori e sindacati
  • Attualità
Un clima poco Mite
Il ministero di Cingolani è in tilt per l'afa a causa dei condizionatori rotti. Lavoratori e sindacati sul piede di guerra chiedono condizioni lavorative adeguate. Intanto il ritorno allo smart working è stato negato.
Ulisse Spinnato Vega
Stati Uniti, le sparatorie di massa sono sempre più frequenti e mortali. I numeri in aumento negli ultimi anni.
  • Attualità
Armi letali
Quattro gli episodi nel 2022. L’ultimo a Highland Park, sobborgo di Chicago. Nel quinquennio 2017-2021 si sono registrate più sparatorie di massa rispetto a qualsiasi periodo comparabile dal 1966 in poi.
Redazione
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021