Taiwan, magnate dei chip investe oltre 30 milioni di euro in funzione anti-Cina

Matteo Innocenti
02/09/2022

Il tycoon taiwanese Robert Tsao investirà 32 milioni di euro per l'addestramento militare degli orsi neri: 3,3 milioni di unità in funzione anti-cinese.

Taiwan, magnate dei chip investe oltre 30 milioni di euro in funzione anti-Cina

Il 75enne taiwanese Robert Tsao, magnate dell’industria dei chip fondatore nel 1980 della United Microelectronics Corporation, è rientrato in patria e non lo ha fatto in sordina: si è infatti impegnato a investire un miliardo di dollari taiwanesi (più di 32 milioni di euro) per addestrare una milizia civile di 3,3 milioni di unità, a supporto dell’esercito regolare dello Stato insulare, minacciato dalla Cina. L’annuncio è arrivato durante una conferenza stampa a Taipei, alla quale il tycoon si è presentato in elmetto e giubbotto anti-proiettile: «Sono tornato e morirò per Taiwan», ha dichiarato Tsao.

Tsao sosterrà l’addestramento di 300 mila cecchini

Durante l’incontro con i giornalisti, in magnate dei semiconduttori ha mostrato un ingrandimento della sua nuova carta di identità di Taiwan, annunciando di avere rinunciato alla cittadinanza di Singapore, ottenuta nel 2011. Dicendosi emozionato per il ritorno nella Repubblica di Cina (nome ufficiale di Taiwan), Tsao si è impegnato a versare 600 milioni di dollari locali nei prossimi tre anni, per realizzare una milizia di tre milioni di «guerrieri dell’orso nero» a supporto delle forze regolari. Gli altri 400 milioni ha spiegato, saranno elargiti alle amministrazioni locali per l’addestramento di 300 mila cecchini.

Taiwan, il magnate dei chip Robert Tsao investe 32 milioni di euro per la difesa dell'isola minacciata dalla Cina.
Robert Tsao, fondatore della United Microelectronics Corporation (Getty Images)

Tsao, la partnership con Kuma Academy

Perché Tsao ha definito i combattenti civili “guerrieri dell’orso nero”? L’imprenditore ovviamente non agirà da solo: ha infatti avviato una partnership con la Kuma Academy, organizzazione militare privata nota anche come “Accademia dell’orso nero” (dal plantigrado con fucile che campeggia sul logo), che sta già addestrando gli abitanti dell’isola in vista di un possibile attacco sferrato da Pechino. Taiwan ha circa 88 mila unità in servizio attivo, più 1,5 milioni di riservisti che hanno completato la leva obbligatoria di quattro mesi, mentre la Cina può vantare più di un milione di militari. Non è chiaro se i “guerrieri dell’orso nero” menzionati da Tsao comprenderanno riservisti che riceveranno un addestramento extra, oppure se l’obiettivo sia formare militarmente altri civili.

Taiwan, il magnate dei chip Robert Tsao investe 32 milioni di euro per la difesa dell'isola minacciata dalla Cina.
Un momento della conferenza stampa durante cui Tsao ha annunciato di voler investire nella Kuma Academy (Facebook)

Taiwan-Cina, è alta tensione

Robert Tsao, che si è ritirato dagli affari, ha un patrimonio stimato in 16,3 miliardi di dollari. Nel 2011 aveva rinunciato alla cittadinanza taiwanese in segno di protesta contro le restrizioni agli investimenti diretti in Cina approvate dall’amministrazione di Chen Shui-bian, inviso a Pechino. E si era anche detto favorevole all’unificazione dell’isola con la Cina: ovvero, l’obiettivo dichiarato di Xi Jinping. Poi la netta retromarcia e le critiche al governo cinese, soprattutto dopo la repressione messa in atto a Hong Kong. L’annuncio di Tsao arriva in un momento in cui, dopo il viaggio a Taipei della speaker della Camera americana Nancy Pelosi, nello Stretto di Formosa continua a crescere la tensione militare: proprio l’amministrazione Biden, tre giorni fa, ha chiesto formalmente al Congresso di approvare la vendita di armi per oltre un miliardi di dollari a Taiwan.