Il 2023 si è aperto sulla scia del caro carburante, argomento che preme sul governo e che ha creato in Italia un ampio dibattito. Dopo lo stop al taglio sulle accise dello scorso 31 dicembre, i cittadini sono alle prese con rifornimenti sempre più cari e prezzi al rialzo, arrivati fino a 2,50 euro sul diesel servito in autostrada. Sul tema è intervenuta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che si difende. Nelle ultime ore, in molti le hanno mosso accuse precise, cioè di non aver mantenuto la parola data in campagna elettorale sul taglio definitivo alle accise. Lei replica: «Non l’ho mai promesso». Ma nel programma c’è scritto altro.

Giorgia Meloni: «Sto monitorando, ma non ho mai promesso il taglio»
La premier ha pubblicato un video sui propri canali social in cui spiega il suo punto di vista e si difende. «Gira un video del 2019 in cui io chiedevo di tagliare le accise sulla benzina», dichiara. «Sono ancora convinta che sarebbe ottima cosa tagliarle, ma dal 2019 ad oggi il mondo è cambiato, stiamo affrontando una situazione emergenziale che ci impone di fare alcune scelte. Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina». Il taglio, per lei, è troppo oneroso: «Invece di spalmare 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale. Ci dicono che abbiamo sbagliato i calcoli, io ho sentito di tutto, io il prezzo della benzina lo sto monitorando. Il dato che è stato pubblicato sul sito ministero Made in Italy era 1.812, un prezzo che ci piacerebbe più basso però quanto cambia rispetto a quello vissuto negli anni precedenti».
Meloni contro la stampa: «Prezzo alto, ma quando era a 2.077?»
Giorgia Meloni, infine, parla del balzo improvviso del prezzo. Lo nega, analizzando l’excursus degli ultimi mesi, per poi attaccare i giornali: «Il prezzo medio del taglio delle accise nel precedente governo era di 1.885 euro, il 27 giugno era di 2.073 euro, il primo agosto di 1.877. Allora posso anche capire che il prezzo ora è alto ma dove era la stampa quanto il prezzo della benzina era a 2.077 euro. Io non ricordo negli anni precedenti le campagne di questi giorni. Poi ci sono le storture e bisogna intervenire».
Il programma di FdI: «Riduzione di Iva e accise»
La difesa di Giorgia Meloni in ogni caso passa da una frase precisa: «Non ho promesso in campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina». Il quotidiano la Repubblica, però, riesuma il programma elettorale di Fratelli d’Italia e un punto preciso a pagina 26. C’è scritto, tra le misure proposte sul tema energia, che il governo intraprenderà la strada della «sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise».
