Tre palle e un soldo

Comandare è meglio che fottere (antico proverbio siciliano).

Rai, Fuortes resta in piedi: le manovre dietro il voto sul budget
Fuortes ventura
L'ad salvato in extremis dal mancato voto sul budget di Agnes (Fi) e De Blasio (Lega), grazie si sussurra all'intervento di Gianni Letta. Meloni prende tempo, cementando il patto con Giorgetti. Ma sarebbero pronte nomine ad hoc per indorare la pillola: Preziosi al Tg2, Pionati alla radio e Chiocci al Tg1. E sul manager resta l'avviso di sfratto.
Guardia di Finanza, la battaglia per la successione a Zafarana
Giallo Zafarana
Il comandante della Finanza è in scadenza. Nonostante si vociferi di un suo rinnovo, la partita per la successione è aperta. Carrarini, Cuneo, Carbone sono i favoriti. Dietro le quinte si muovono in molti, compresi i grandi vecchi De Gennaro e Pollari. E il governo consulta Savona e Tremonti. Le trame.
La rete della Bocconi, tra equilibri interni e la tregua armata tra Monti e Draghi
Trinità dei Monti
Più attenzione al sociale e capacità di fare rete. La Bocconi sta cercando di accreditarsi come centro d'influenza. Come dimostrano l'arrivo ai vertici di Sironi e Billari, Verona alla guida dell'Human Technopole, e il ritorno in cattedra di Giavazzi, che segna una tregua armata tra i due Mario: il professore in Loden e Draghi.
Così Gli angelucci vogliono prendersi milano
Angelucci e demoni
Le trattative per acquisire il Giornale. Le mire su La Verità di Belpietro. Il progetto di creare un polo editoriale conservatore che sfidi il Corriere. Antonio Angelucci a Milano gioca su ogni tavolo. Dai giornali alla politica. Con un occhio alla sanità privata.
Ferruccio Resta verso la Fondazione Cariplo: il potere ai professori
Colpo di Resta
Continua la crescita politica del rettore del Politecnico, pronto a sostituire Fosti come presidente della Fondazione Cariplo. E al posto di Profumo in scadenza alla Compagnia di San Paolo si parla di un altro docente, Pietro Garibaldi. Gli intrecci sempre più fitti tra banche, non profit e mondo universitario.
Politecnico, Borsa, Sole 24 Ore: la rete di potere a Milano
Lancia in Resta
L'ex rettore del PoliMi lascia a Sciuto un ateneo sempre più votato all'internazionalizzazione. Legato a doppio filo con il Sole 24 Ore di Cartia d'Asero e a Borsa Italiana dove Parzani è presidente e regista. I nuovi equilibri del potere milanese.
Minenna da paladino M5s a vittima dello spoil system meloniano
Marcello come out
Da Savonarola della Consob - talpa per i detrattori - a idolo del M5s con la breve parentesi nella Giunta Raggi come assessore al Bilancio. Quindi la direzione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Profilo di Minenna, caduto sotto la scure dello spoil system meloniano.
Infantino, dalle gaffe al selfie di Pelè: la bolla del patron del calcio mondiale
Selfie made man
Infantino, gaffeur nato, è diventato capo della Fifa per un'irripetibile concatenazione di circostanze. E continua a vivere nella sua bolla come se nulla lo riguardasse. Né i diritti calpestati in Qatar né le inchieste. Per questo l'autoscatto ai funerali di Pelé e la relativa giustificazione social non hanno sorpreso.
Federica Mogherini: dai dem all'Europa fino alla grana Qatargate
My Affair Lady
Perfetta esponente Pd di buon lignaggio, ha cavalcato le correnti da Franceschini a Bersani. Poi con il ciclone Renzi il salto alla Farnesina e a Bruxelles come Alta Rappresentante dell'Ue. Infine l'atterraggio al Collegio d'Europa tra le polemiche. La carriera di Federica Mogherini, il cui nome è stato sfiorato dal Qatargate.
Jump Comunicazione, clienti e relazioni della società di Agnoletti
Jump session
Cura le campagne di Majorino in Lombardia e Bonaccini per il Nazareno. Ha ottimi contatti bipartisan in Rai e un rapporto privilegiato con Beppe Caschetto. Grazie alla Socialcom di Ferlaino ha allargato i suoi orizzonti anche al di fuori del centrosinistra. Clienti, relazioni e affari della società fondata da Marco Agnoletti, ex spin doctor di Renzi.
Leonardo, Crosetto vuole mettere fine all'era Profumo
Crosetto cambia Profumo
L'OBOLO DI SAN PIETRO. La stagione del manager in Leonardo volge al termine. Il governo Meloni non gli perdona di aver consegnato il settore della Difesa a Pd e M5s. E ora ogni tentativo di essere confermato è inutile.