La becera ironia sulla presunta storia tra Mbappé e la modella transgender Ines Rau è una questione culturale. A ogni battuta sessista, discriminatoria e omofoba l'evoluzione della razza umana fa un passo indietro. Prenderne coscienza potrebbe essere se non un gol segnato in finale, un piccolo segno di civiltà.
Mentre cala il sipario sulla Coppa del Mondo, i migranti in Qatar continuano a essere sfruttati: orario di lavoro extra-large, salario minimo non rispettato, pagamenti ogni tre mesi e alloggi in precarie condizioni igieniche. «Siamo in una grande prigione, questa è schiavitù moderna: è importante non dimenticarsi di noi».
Fenomenali sul campo, Messi e Mbappé sono l'emblema della sottomissione della Fifa e del calcio ai soldi dell'emiro. Con l'eroe argentino costretto a indossare la tunica araba proprio mentre alza la coppa. Ma non c'è sportwashing che tenga per cancellare un'immagine così sporca. Il meglio e il peggio del Mondiale.
La Federazione secondo una fonte sentita dalla Cnn avrebbe respinto la richiesta del presidente ucraino di intervenire via video durante la finale di Qatar 2022.
Rabiot e Upamecano hanno dovuto saltare la semifinale probabilmente a causa del virus che appartiene alla stessa famiglia del Covid. Ora anche Rabiot ha gli stessi sintomi e il ct Deschamps ha invitato alla prudenza.
Il controverso commentatore di questo Mondiale, nonostante la mobilitazione dei fan sui social (e qualche hater), non seguirà la finalissima Francia-Argentina. La Rai aveva già assegnato il match al duo Rimedio-Di Gennaro. C'è chi esulta e chi già rimpiange l'adulatore di Messi.
Anche stavolta gli inglesi erano troppo sicuri di vincere. Senza alcuna scaramanzia, prima del match contro la Francia un imprenditore ha stampato 18mila maglie che incoronavano la nazionale di Southgate, poi eliminata.