Vota Antonio, vota Antonio

Dopo la sconfitta, il segretario dem non si ricandiderà al congresso. Ma non è certo l'unico responsabile della débâcle del Pd. Tutta la dirigenza è chiamata in causa. E nella nomenklatura nessuno pare avere il quid necessario per rifondare la ditta. L'analisi.

Il leader dem prende atto del «risultato insoddisfacente» e annuncia un'opposizione dura e intransigente al (sempre più probabile) governo Meloni.

Non scatta il seggio per il fondatore del Family day Pillon, complice il brutto risultato della Lega: «Continuerò a difendere i valori cristiani dove e come Dio vorrà. Avanti con coraggio!». Ancora peggio Adinolfi, tra lo 0,1 e lo 0,2 per cento.

Ilaria Cucchi entra al Senato vincendo nel collegio uninominale di Firenze con il 40% dei consensi: "Sarò dalla parte degli ultimi".

Il leader del Carroccio non ha nascosto l'amarezza per la percentuale ottenuta - un terzo di quella di Giorgia Meloni -, ma si è detto pronto per lavorare da protagonista nel prossimo esecutivo. 

In Toscana boom per Fratelli d'Italia, seguito dalla sinistra. Anche la storica regione rossa cambia idea, Enrico Rossi: "una catastrofe".

Ecco la mappa dei collegi uninominali, con i nomi di chi sicuramente entrerà in Parlamento, tra Camera e Senato.

«Mio padre etero era violento ma tu lo sosterresti, ma due uomini o donne che crescono un bambino con amore incrollabile non vanno bene?», ha twittato la voce dei Culture Club.

Silvio Berlusconi stravince a Monza, ricevendo quasi 10.000 voti. Il Cavaliere, estromesso nel 2013, tornerà in Senato dopo nove anni.