Svizzera, polizia uccide no vax terrapiattista: aveva rapito un esperto di vaccini
È successo a pochi chilometri da Zurigo. La persona rapita è Christoph Berger, presidente della Commissione federale delle vaccinazioni. Nell’irruzione è morta anche la compagna del sequestratore.
Christoph Berger, ovvero il presidente della Commissione federale delle vaccinazioni in Svizzera, ha raccontato di essere stato rapito da un uomo che, in seguito, è stato ucciso durante il tentativo di arresto da parte della polizia elvetica. II fatto è accaduto a Wallisellen, comune a pochissima distanza da Zurigo, e inizialmente era stato in parte insabbiato dalle autorità svizzere.

Svizzera, polizia uccide no vax terrapiattista: cosa è successo
La notizia dello scontro a fuoco, avvenuto mercoledì sera nel Canton Zurigo, era stata riportata dai media elvetici, senza però i particolari. La polizia si era presentata nell’appartamento dell’uomo per arrestarlo, in relazione al rapimento. Il 38 enne, tedesco, aveva però improvvisamente estratto una pistola, colpendo per errore la compagna, una svizzera di 28 anni, rimasta uccisa. Successivamente la polizia lo aveva abbattuto. Venerdì era poi emerso che l’uomo aveva rapito poche ore prima «un funzionario della Confederazione». Niente nome, in quanto il tribunale distrettuale di Zurigo aveva vietato ai media di pubblicare indicazioni sulla persona rapita. Solo domenica Christoph Berger ha svelato di essere lui la persona rapita: «Quell’uomo mi ha tenuto prigioniero per un’ora in un appartamento di Zurigo, chiedendomi di fargli avere un’ingente somma di denaro, ma senza fare alcun riferimento alla mia attività di responsabile delle vaccinazioni».

I fatti sono avvenuti il giorno prima della fine delle restrizioni in Svizzera e hanno visto come protagonista, suo malgrado, Christoph Berger, responsabile a livello federale delle vaccinazioni. È stato sequestrato, come si è scoperto, da un esponente no vax, complottista, fan delle armi da fuoco che si allenava regolarmente al poligono e, a quanto pare, persino terrapiattista. Ci sono forti probabilità, nonostante le dichiarazioni di Berger, che ci sia una connessione tra le convinzioni del rapitore e il ruolo ricoperto dalla persona sequestrata nel corso della pandemia di Covid-19. Sul caso sta indagano la polizia, che intanto ha arrestato uno svizzero di 34 anni, verosimilmente coinvolto nel rapimento.