Il bello delle debuttanti

Giovanni Sofia
26/07/2021

Surf, skate, arrampicata, e karate: novità e regolamenti delle discipline che esordiscono nel programma olimpico di Tokyo. Tra evoluzioni spettacolari e qualche polemica, anche i Giochi provano a guardare al futuro.

Il bello delle debuttanti

Karate, surf, skate, arrampicata. Ma anche basket 3×3 e Bmx free style. Sono loro le vere debuttanti di Tokyo 2020. L’Olimpiade si è fatta attendere più del previsto, non risparmiata da una pandemia che fino all’ultimo ne ha messo a rischio lo svolgimento, alimentando le preoccupazioni e tenendo gli sportivi con il fiato sospeso. Dall’accensione del braciere, però, avvenuta lo scorso 23 luglio, i sentimenti sono cambiati e adesso la trepidazione è esclusivamente legata alla speranza di vedere i propri atleti primeggiare al cospetto degli avversari più forti del mondo. Ci proveranno negli sport tradizionali, come l’atletica nelle sue svariate declinazioni, o il nuoto, ma anche a bordo di mezzi insoliti per la dimensione a Cinque cerchi. Dal surf allo skate, ecco le novità pronte a entrare nelle case, e si spera nel cuore, degli sportivi.

Tokyo 2020, le nuove discipline olimpiche

1- Lo skateboard, benvenuti nel regno dei giovanissimi

A tenere banco nelle ultime ore sono state le prestazioni di due tredicenni, la padrona di casa Momiji Nishiya e la brasiliana Rayssa Leal, rispettivamente oro e argento nella gara di skateboard femminile. La tavola su quattro ruote, all’esordio olimpico, si conferma il regno dei giovanissimi, capaci di traghettare nel palcoscenico più ambito le evoluzioni, che eravamo abituati a vedere per le strade delle nostre città. In questo contesto si cala la gara street, prevista per uomini e donne. Un circuito riproduce lo scenario urbano: ringhiere, scalini e dossi su cui gli sportivi si daranno battaglia, provando a convincere i giudici a suon di acrobazie. Si svolge nelle classiche strutture concave, tipiche degli skate park, la prova omonima. In entrambe le varianti l’obiettivo è ottenere, in sessioni di circa 45 secondi, il punteggio migliore.

2- Karate, lo spazio di un battito di ciglia

Introdotto per l’Olimpiade giapponese, dove questa disciplina millenaria affonda le radici, il karate scomparirà dal programma già a Parigi, nel 2024. Due le categorie in cui gli atleti si confronteranno, il kata e il kumite, per un totale di otto eventi complessivi. Il kata è una sorta di incontro con un avversario immaginario: esibizioni di pochi minuti, in cui ai protagonisti verrà assegnato un punteggio in base alla combinazione di elementi tecnici e movimenti atletici, che incideranno rispettivamente per il 70 e 30 per cento sul giudizio complessivo. I karateka potranno scegliere tra mosse d’attacco e difesa, in una lista che ne include in totale 102. Unico limite, non potranno ripetere due volte lo stesso esercizio durante il corso dei Giochi. Decisamente più dinamico il kumite, con i karateka impegnati in veri e propri match di tre minuti all’interno di quadrato largo e lungo otto metri. Oltre alla soddisfazione di un’eventuale medaglia, per i protagonisti anche l’onore di esibirsi nello storico Nippon Budoka, autentico templio per gli amanti del karate.

3- Surf, alla ricerca dell’onda perfetta

Scegliere l’onda perfetta. Sarà questa la missione principale dei quaranta surfisti, 20 uomini e altrettante donne, chiamati a darsi battaglia sulle coste giapponesi. In ogni sessione, gli atleti avranno a disposizione 30 minuti, durante i quali potranno cavalcare un massimo di 25 onde, provando a mettere insieme il punteggio migliore. Le graduatorie saranno stilate sommando le due prestazioni da cui sono derivate le valutazioni più alte. Per classificare i surfisti, i giudici terranno conto delle difficoltà delle evoluzioni e della rapidità nel completare i movimenti. Se nelle fasi eliminatorie in acqua ci saranno anche cinque atleti in contemporanea, le finali saranno scontri uno contro uno.

4- Arrampicata, novità tra le polemiche 

Tra le nuove arrivate alle olimpiadi, l’arrampicata sportiva è quella che ha alimentato il maggior numero di polemiche. Colpa di un regolamento, che per assegnare le medaglie, mette insieme attività troppo diverse tra loro, almeno a sentire gli esperti. I podi verranno determinati moltiplicando tra loro i piazzamenti ottenuti nello speed (gara di velocità uno contro uno su pareti alte 15 metri), nel bouldering (scalata di pareti brevi con movimenti durissimi e senza protezioni) e nel lead, il cui obiettivo è arrivare il più in alto possibile su una parete alta quindici metri in appena sei minuti. Nelle ultime due categorie, gli atleti vedono il muro da scalare appena prima della prova, senza avere la possibilità di studiarlo.

5- Basket 3×3, Bmx free style, novità ma non troppo

Non si tratta di novità nel senso più letterale del termine, in quanto branche di discipline già esistenti. Il basket 3×3 si gioca su metà campo e vince chi arriva per primo a 21 o è in vantaggio al termine di match che durano dieci minuti. Ostacoli, pareti e rampe regnano sovrani nella Bmx free style, dove i giudici hanno il compito di valutare difficoltà e originalità delle acrobazie presentate dagli atleti. La prova si aggiunge a quella di velocità già presente nel programma olimpico delle edizioni precedenti. Tokyo, infine, da il bentornato a baseball e softball, a più riprese escluse e reinserite ai Giochi.