Superbonus, sblocco alla cessione del credito: cosa cambia con le nuove norme

Claudio Vittozzi
14/09/2022

Nuove norme sono previste per quanto riguarda la responsabilità delle banche e il conseguente sblocco della cessione del credito

Superbonus, sblocco alla cessione del credito: cosa cambia con le nuove norme

Nuove norme e modifiche fatte sul Superbonus in merito allo sblocco della cessione del credito e non solo. Ecco tutte le informazioni al riguardo.

Arrivano novità per il superbonus visto che si parla dello sblocco della cessione del credito: ecco tutte le info.

Cosa cambia con le nuove norme del Superbonus?

Le modifiche provengono direttamente dalla Camera del Senato, visto che si è raggiunta l’intesa per l’emendamento eliminando la responsabilità nell’ambito della cessione del credito, alleggerendo gli oneri per le banche, con tale fattore che rimane solo in caso di dolo o colpa grave. Le novità, come recita l’emendamento che va a sostituire l’articolo 121, comma 6 del decreto legge n. 34/2022, «si applicheranno solo ai crediti per i quali siano stati acquisiti visto di conformità, asseverazioni e attestazioni».

Per i bonus casa sorti prima del 12 novembre è prevista una sorta di “clausola” speciale di salvaguardia. Infatti, per tali beneficiari che devono rispettare il DL antifrode, sarà possibile acquisire i documenti necessari “ora per allora”. Si tratta di una modifica che favorisce le banche ma che in un certo senso regolamenta ulteriormente il Superbonus e le modalità per ottenerlo e sfruttarlo legalmente.

Arrivano novità per il superbonus visto che si parla dello sblocco della cessione del credito: ecco tutte le info.

Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate sulla responsabilità solidale

L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 23/E ha fatto chiarezza sull’argomento Superbonus, mostrando il nuovo ruolo di banche, e in genere dei cessionari, così da evitare immissioni di somme illecite nel mercato o violazioni di vario genere. L’Ade ha evidenziato come alle banche e ai cessionari è richiesto uno sforzo maggiore e un’elevata diligenza professionale prima dell’acquisto dei crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi. Inoltre, per evitare malintesi le banche devono valutare specifici indici riportati nel documento diffuso dall’Agenzia delle Entrate, che vanno dall’assenza di documenti in palese contraddittorietà rispetto al riscontro documentale prodotto fino all’incoerenza reddituale e patrimoniale tra lavori e profilo di committenti beneficiari.

Nel caso in cui un acquirente dei crediti fiscali non rispetti le indicazioni date, può scattare la responsabilità in solido e coinvolgerlo direttamente qualora ci fossero illeciti.