Superbonus, mini condono per le vetrate panoramiche: cos’è e come funziona

Claudio Vittozzi
15/09/2022

Con la modifica del Decreto Aiuti Bis ora è chiaro come e quali vetrate panoramiche installare rispettando i requisiti imposti

Superbonus, mini condono per le vetrate panoramiche: cos’è e come funziona

Mini condono per le vetrate panoramiche grazie alle novità approvate per il Superbonus e contenute nell’ultima modifica del Decreto Aiuti Bis. Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Previsto un mini condono sul superbonus per coloro che vogliono realizzare vetrate panoramiche, ma ci sono condizioni da rispettare.

La modifica sul Superbonus per le vetrate panoramiche

Gli effetti dell’articolo 33-quater del DDL di conversione del DL 115/2022 non verranno modificati ma la novità è la svolta per la materia dell’edilizia: con l’immissione della nuova lettera b-bis al comma 1 dell’art.6 del dpr 380/2001, sarà ricompresa tra le attività di edilizia libera, vale a dire quelle che possono essere eseguite senza alcun titolo abilitativo e specializzazione, l’installazione di vetrate panoramiche trasferibili.

Una sorta di mini condono dunque, che modifica ancora una volta gli interventi che rientrano nel Superbonus e che possono essere sfruttati grazie a questa misura governativa. Un vero e proprio vantaggio per coloro che stavano pensando di modificare la propria casa e installare vetrate panoramiche.

Previsto un mini condono sul superbonus per coloro che vogliono realizzare vetrate panoramiche, ma ci sono condizioni da rispettare.

Quali tipi di vetrate panoramiche rientrano e quali caratteristiche devono avere?

Ci sono alcune tipologie di vetrate panoramiche che possono godere del mini condono del superbonus. Nel dettaglio, rientrano in questa categoria gli interventi di realizzazione e installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, dette anche VEPA, dirette ad liberare funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, migliorare le prestazioni acustiche ed energetiche e ridurre dispersioni termiche. Inoltre, lavori di miglioramento possono essere eseguiti se tali elementi non presentano spazi stabilmente chiusi, con variazione di volumi e di superfici, come ben delineato dal Regolamento Edilizio Tipo, che possano definire nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile.

Ancora, la norma esaminata specifica, che tali strutture devono favorire una naturale micro-aerazione che sfrutta la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a protezione della salubrità dei vani interni domestici e devono comprendere caratteristiche tecnico-costruttive e un profilo estetico tali da limitare al minimo l’inquinamento visivo.