«A ogni italiano il Superbonus è costato 2 mila euro. Quando spende lo Stato non è nulla gratis». Lo ha detto Giorgia Meloni nella sua consueta rubrica social. Il costo totale dei crediti del Superbonus, ha spiegato la presidente del Consiglio, «attualmente è di 105 miliardi di euro». Ora, ha aggiunto la premier, «dobbiamo cercare soluzioni per evitare il tracollo di migliaia di aziende».
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✅ Risultati in Consiglio europeo
✅ Gestione Pnrr
✅ Bonus edilizi
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— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) February 19, 2023
Sul Superbonus, ha detto Meloni, «ci sono state moltissime truffe, circa 9 miliardi di euro di truffe». Ha poi proseguito: «Convocheremo tutte le associazioni per chiedere come possiamo aiutarle e per mettere tutto su un binario sensato. Se lasciassimo il Superbonus così com’è non avremmo i soldi per fare la finanziaria». La premier ha aggiunto: «Vogliamo spingere le banche e tutti gli attori che possiamo coinvolgere ad assorbire i crediti che sono incagliati, che nessuno vuole prendere. E abbiamo definito meglio la responsabilità di chi deve prendere quel credito».

Sulla vittoria del centrodestra in Lazio e Lombardia
La premier ha poi parlato delle recenti elezioni regionali in Lazio e Lombardia, «un’affermazione del centrodestra, ma anche un segnale che arriva dai cittadini sul consenso attorno al lavoro che il porta avanti». Per quanto riguarda l’alto astensionismo, «tanti italiani vanno convinti a partecipare alle elezioni, il tasso di astensione alle Regionali è stato alto, ogni cittadino che decide di non partecipare al voto è una sconfitta per la politica».

La premier su sicurezza, caro bollette e Pnrr
Durante la rubrica “Appunti di Giorgia”, la premier si è poi soffermata su sicurezza («Dal 16 gennaio abbiamo avuto 144 arresti, 155 stranieri espulsi, sequestrato quantità enormi di droga e armi. Ora questo governo va alla guerra contro le occupazioni abusive, cominciamo con gli sgomberi»), bollette («Avranno una riduzione pari al 34,2 per cento: questo è soprattutto il risultato della battaglia sul tetto europeo al prezzo del gas») e Pnrr («Ha più di 220 miliardi, anche se in buona parte a debito, il punto è che fino ad oggi ne sono stati spesi meno di 20»).