L’Associazione Luca Coscioni ha annunciato all’Ansa che in Vento è arrivato il secondo via libera da parte dell’azienda sanitaria regionale a una «verifica delle condizioni» per procedere, senza alcun ostruzionismo, al suicidio medicalmente assistito. A richiederlo è stata una donna di 78 anni, malata oncologica e con un tumore irreversibile, che la porta a star male da tempo, causandole non poche sofferenze che spesso nemmeno i medicinali antitumorali riescono ad alleviare. La procedura è partita nel novembre dello scorso anno e l’azienda sanitaria veneta ha stabiliti che l’anziana donna possiede tutti i requisiti previsti dalla sentenza 242/19 della Consulta.

Secondo caso di suicidio assistito in Veneto
Si tratta della seconda volta in Veneto in cui l’azienda sanitaria dà il via libera dopo attente verifiche. La 78enne potrà, quindi, autonomamente e consapevolmente accedere alla morte assistita. Nella regione guidata da Luca Zaia, il primo caso fu quello di Stefano Gheller, affetto da distrofia muscolare, che ha ottenuto l’ok nei mesi scorsi, pur decidendo di non procedere. La donna, adesso, ha ricevuto il sì definitivo e sarà la stessa azienda sanitaria a somministrarle, qualora lo volesse, il farmaco e la strumentazione necessaria all’autosomministrazione.

Federico Carbone nelle Marche il primo italiano
Il primo caso in Italia risale a quasi un anno fa. A ricevere l’ok per avere accesso al suicidio medicalmente assistito è stato Federico Carboni nelle Marche. L’uomo ha dovuto provvedere autonomamente, però, alla strumentazione e lo ha fatto grazie a una raccolta fondi. La 78enne sarà assista dall’azienda sanitaria. Open riporta le dichiarazioni della donna: «Ho vissuto periodi pesanti con forza e volontà per affrontarli, fin dall’inizio ero informata che si prospettava un periodo difficile e così è andata, ed ecco la motivazione della mia richiesta di fine vita dignitosa. Ho avuto una vita libera, bella, quando deciderò di procedere con l’aiuto al suicidio per porre fine alle mie sofferenze nonostante tutto l’ultima parola per me sarà “la vita è bella” e sono stata libera fine alla fine».