Nella serata di ieri, il 767 proveniente da Gibuti con a bordo parte dei 96 evacuati dal Sudan è atterrato all’aeroporto di Ciampino. Ad attenderli il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il generale Figliuolo. Le prime parole del Ministro, subito dopo l’atterraggio, sono state di soddisfazione per l’operazione conclusa con successo: « Felice e orgoglioso di accogliere i connazionali di rientro dal Sudan. Operatori umanitari, diplomatici e militari che con impegno e dedizione ancora una volta hanno fatto onore all’Italia. Grazie all’Unità di crisi, al ministero della Difesa e a Palazzo Chigi».

Sudan: le parole di Tajani sull’operazione degli italiani evacuati
Il vicepremier ha precisato che: «Tutti gli italiani che hanno voluto lasciare il Sudan lo hanno fatto, sono stati trasferiti a Gibuti, nel Paese sono rimasti alcuni volontari di Emergency e alcuni missionari. Rientreranno in Italia con un volo dell’aeronautica militare verso le 18:30-19:00 all’aeroporto di Ciampino». Tajani ha voluto rassicurare sulle condizioni di salute: «Stanno tutti bene, voglio ringraziare chi ha partecipato a questa operazione difficile». Il Ministro ha parlato di «cooperazione» tra i diversi Paesi. grazie alla quale è stato possibile portare a termine l’operazione di evacuazione, specificando come l’alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell abbia voluto ringraziare l’Italia per il ruolo avuto nel mettere in salvo persone di altri Paesi.
I leader della fazioni in Sudan hanno rispettato gli impegni
«Sono rimasto in contatto con i leader delle fazioni che stanno combattendo» ha precisato il ministro «hanno rispettato l’impegno a garantire la sicurezza del nostro convoglio, li ho ringraziati, questo è un fatto positivo. È stata un’operazione difficile, complicata e rischiosa ma è andato tutto per il verso giusto». Intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato che i generali in guerra nel Sudan hanno concordato un cessate il fuoco di tre giorni partito dalla mezzanotte di ieri: «A seguito di intensi negoziati nelle ultime 48 ore, le forze armate sudanesi (Saf) e le forze di supporto rapido (Rsf) hanno concordato di attuare un cessate il fuoco a livello nazionale a partire dalla mezzanotte del 24 aprile, per una durata di 72 ore» ha affermato Blinken.
L’operazione degli evacuati dal Sudan prosegue nei paesi Ue
L’alto rappresentante della politica estera, Ue Josep Borrell, nella giornata di ieri, al termine del consiglio affari esteri ha fornito numeri ulteriori sulle operazioni di evacuazione: «La buona notizia è che abbiamo completato l’evacuazione di molti cittadini europei dal Sudan: ieri ci sono stati 11 voli, oggi ci aspettiamo altri 20 voli operati dagli Stati membri, attraverso i quali abbiamo evacuato anche cittadini extra europei. Al termine della giornata, oltre 1200 cittadini europei saranno stati tratti in salvo. Ora dobbiamo spingere per una tregua, non possiamo permettere che il Sudan imploda perché creerebbe scosse telluriche in tutta l’Africa».