Il Sudafrica concederà a Vladimir Putin l’immunità diplomatica per consentire al presidente della Federazione Russa – su cui pende un mandato di arresto internazionale – di partecipare al vertice dei Paesi Brics in programma a fine agosto a Durban, a cui parteciperanno i rappresentati delle cinque potenze emergenti Brasile, Russia, India, Cina e, appunto, Sudafrica.

L’escamotage per non incrinare gli ottimi rapporti con lo zar
L’articolo 27 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale afferma che «un incarico ufficiale di Capo di Stato o di governo, di membro di un governo o di un parlamento, di un rappresentante eletto o di funzionario governativo non esonera in alcun caso una persona dalla responsabilità penale». La Cpi, insomma, potrebbe perseguire anche Putin, accusato di aver deportato bambini ucraini in Russia. Avendo ratificato lo Statuto di Roma, il Sudafrica si troverebbe costretto a catturare il leader russo qualora mettesse piede nel territorio nazionale, ma non se gli concedesse l’immunità diplomatica. Il più classico degli escamotage per non incrinare gli ottimi rapporti con lo zar. Da parte sua il generale Rudzani Maphwanya, capo delle Forze di Difesa Nazionale del Sud Africa, ha dichiarato che le forze armate del Paese «non sono nelle condizioni procedere all’arresto» di Putin, che sarebbe prerogativa «del ministro della Giustizia Ronald Lamola e del ministro della Polizia Bheki Cele». Il ministro sudafricano per le relazioni e la cooperazione internazionale, Naledi Pandor, ha annunciato che l’immunità sarà concessa a tutti i funzionari internazionali coinvolti in eventi legati al vertice Brics.

Il Sudafrica, in teoria neutrale sulla guerra, in realtà è vicino alla Russia
Fermo nella posizione di neutralità nei confronti del conflitto in Ucraina, come ribadito a metà maggio dal presidente Cyril Ramaphosa, il Sudafrica ha fatto appello per una soluzione pacifica della guerra, promuovendo una missione internazionale insieme a Egitto, Zambia, Senegal, Repubblica del Congo e Uganda. Neutrale a parole, ma decisamente vicino alla Russia nei fatti, il Paese che prossimamente ospiterà il vertice Brics: due settimane fa il capo delle forze di terra dell’esercito sudafricano, il generale Lawrence Mbatha, è infatti volato a Mosca per un incontro bilaterale con la controparte russa, pianificato da tempo.