Invalidità permanente al 40 per cento e gravi danni psicologici ed emotivi. Sono queste le motivazioni per le quali la difesa di una delle due presunte vittime del supposto stupro operato dall’imprenditore Alberto Genovese nel corso di un festino a base di sesso e droga ha chiesto 1,5 milioni di euro di risarcimento danni.
Caso Genovese, danni permanenti per una della presunte vittime
«Niente e nessuno potrà mai cancellare le immagini di violenza e brutalità vissute», afferma l’avvocato Luigi Liguori che ha quantificato in oltre un milione e mezzo di euro i danni che avrebbe subito la sua assistita. La richiesta è giunta nell’ambito dell’udienza preliminare avviata dopo che i pm milanesi Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella, hanno chiesto il rinvio a giudizio dell’imprenditore per violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti.
Una perizia medico-legale depositata dall’avvocato Liguori certificherebbe che la modella di 19 anni vittima di violenza ripetuta per oltre 24 ore difficilmente potrà tornar a vivere una vita serena. La donna l’11 ottobre 2020 sarebbe riuscita a fuggire dalla Terrazza Sentimento con vista sul Duomo di Milano e sarebbe riuscita a fermare per strada una Volante della Polizia dopo essere stata presuntamente drogata e violentata per quasi 24 ore da Genovese (fu arrestato un mese dopo).
Le due presunte vittime costituite parte civile
Le due presunte vittime di Alberto Genovese si sono costituite parti civili – insieme all’associazione Di.re che opera a tutela delle donne – durante l’udienza preliminare a carico dell’ex imprenditore arrestato per violenza sessuale. «La mia assistita non sta bene: abbiamo ipotizzato alcuni calcoli che tengono conto dei danni patrimoniali e non patrimoniali rispetto agli importanti danni fisici e psicologici che ha riportato», spiega Luigi Liguori, difensore di una delle vittime. «Ora toccherà all’imputato decidere o fare una controfferta. Il giudice ha concesso tempo e quindi ha rinviato l’udienza» al prossimo 28 gennaio.
L’uomo è accusato di due presunte violenze sessuali: ai danni di una 18enne il 10 ottobre 2020 nel suo attico in centro a Milano ‘Terrazza sentimento’ e di una 23enne il 10 luglio 2020 a Ibiza, sempre dopo averle rese incoscienti con un mix di droghe. Da quanto trapela nell’udienza a porte chiuse si è preso atto della possibilità di arrivare a un accordo economico tra l’indagato e la difesa della 18enne, rappresentata dall’avvocato Liguori, risarcimento che potrebbe rappresentare un’attenuante in caso di condanna.
Il giudice ha concesso tempo fino al 28 gennaio prossimo per definire gli eventuali risarcimenti alle vittime. In quella data la difesa di Genovese dovrebbe svelare le carte anche su eventuali riti alternativi, ma anche sulla questione legata alla perizia psichiatrica che potrebbe essere ‘risolta’ con una perizia o con una richiesta di consulenza già in questa fase