Gibilterra, nave rischia di affondare dopo una collisione: a bordo 400 tonnellate di petrolio

Redazione
31/08/2022

La Os 35 ha subito gravi danni dopo lo scontro fortuito con la Adam Lng e ora rischia di affondare del tutto. A bordo un gran numero di barre d'acciaio e il carico di greggio per cui si teme un disastro ambientale.

Gibilterra, nave rischia di affondare dopo una collisione: a bordo 400 tonnellate di petrolio

Grave rischio ambientale per le acque dello stretto di Gibilterra, dove un cargo è rimasto bloccato dopo la collisione con un’altra imbarcazione. La vicenda è accaduta nella serata di lunedì, durante una manovra. La Os 35, con bandiera Tuvalu, ha subito notevoli danni e risulta, dopo due giorni, parzialmente sommersa. Adesso le autorità locali e quelle spagnole stanno tentando di mettere in sicurezza il mezzo per evitare lo sversamento di petrolio e altro materiale in mare.

Gibilterra, nave rischia di affondare dopo una collisione: a bordo 400 tonnellate di petrolio. Allarme nello stretto per il possibile disastro ambientale
Gibilterra è un passaggio obbligato per centinaia di navi ogni giorno (Getty)

Nessun ferito, ma grave rischio ambientale

La Os 35 trasportava 400 tonnellate di petrolio oltre a un gran numero di barre d’acciaio di cui era carica. Durante una manovra ha urtato la Adam Lng, che usciva dalla baia dopo essere arrivata da Malta. Quest’ultima, che batte bandiera delle Isole Marshall, ha subito pochi danni e rimane a pochi metri dal luogo dell’urto. Le autorità hanno dichiarato che la Os 35 ha subito danni sul lato destro e presenta uno squarcio al centro della nave, sotto la linea di galleggiamento, di circa 10 metri di lunghezza e quattro di larghezza. Nessuno ferito tra l’equipaggio, composto da 24 persone ancora a bordo dell’imbarcazione.

Gibilterra, nave rischia di affondare dopo una collisione: a bordo 400 tonnellate di petrolio. Allarme nello stretto per il possibile disastro ambientale
Una vista dall’alto del porto di Gibilterra (Getty)

Specialisti al lavoro: sistemata una barriera intorno al cargo

Sono ore decisive per tentare di non far affondare completamente la nave. Ieri è stata rilevata dagli specialisti una perdita di liquido idraulico che ha fatto alzare il livello di allerta. Le autorità hanno sistemato nelle ore successive allo scontro una «barriera marina attorno al cargo per evitare pericoli di inquinamento». Ciò che si valuta è se rimuovere il combustibile direttamente dalla nave, in modo tale da ridurre il rischio di eventuali sversamenti che avvelenerebbero le acque dello stretto di Gibilterra. Il profilo ufficiale di Greenpeace Italia, nel condividere la notizia su Twitter, ha evidenziato come «con un traffico più intenso di navi cariche di GNL, il quadro può peggiorare: più rigassificatori, più probabili gli incidenti».