Con il ritorno della Serie A ormai alle porte, l’Agcom si prepara a tornare in campo per la sua battaglia contro lo streaming pirata delle gare del massimo campionato italiano. La stessa Autorità ha spiegato che martedì 20 dicembre si è discusso di come applicare al meglio il Regolamento sul diritto d’autore online. L’obiettivo è di «rafforzare i poteri di intervento per contrastare l’offerta illegale di contenuti audiovisivi live, con particolare riferimento alle partite di calcio e alle manifestazioni sportive». Si punta, con la delibera, a bloccare l’accesso ai siti pirata nei primi minuti di ogni gara.

Capitanio: «Servono strumenti nuovi»
Il testo verrà nuovamente consultato a breve, dopo che i soggetti interessati esprimeranno il proprio parere. C’è tempo fino a 45 giorni da ieri. L’Agcom nel documento spiega che l’ipotesi è quella di «inibire in via cautelare l’accesso degli utenti a piattaforme e siti pirata nei primissimi minuti della trasmissione dell’evento sportivo». A spiegarlo è anche il relatore della delibera, Massimiliano Capitano: «Agcom ha sempre fatto scuola sul fronte della pirateria, ma evidentemente oggi per contrastare il crescente impatto di questi fenomeni, talvolta gestiti dalla criminalità organizzata, servono strumenti nuovi e sempre più efficaci».
L’Agcom vuole rimuovere i contenuti illegali in minor tempo
Già da settimane si lavora al testo del documento, con una strada doppia. Da una parte la legge di bilancio e gli emendamenti proposti dal Parlamento. Dall’altra proprio l’Agcom, che adeguerà il regolamento del 2013. Tra gli obiettivi proposti c’è la riduzione del tempo di eliminazione di un contenuto. Attualmente ci vogliono 3 giorni dalla segnalazione prima che i video vengano rimossi o i portali sequestrati. Si punta a un’azione di impatto nettamente superiore, con la rimozione in 30 minuti. Nell’emendamento si legge che «i prestatori di servizio della società dell’informazione devono provvedere ad eseguirlo tempestivamente e comunque entro trenta minuti dalla comunicazione».
