Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Attualità

God save Stonehenge

Il celebre sito archeologico rischia di perdere lo status di Patrimonio dell’umanità Unesco a causa del progetto di un tunnel stradale. Un nuovo schiaffo per Londra che ha già visto declassare Liverpool e il suo porto.

2 Agosto 2021 10:15 Redazione
Stonehenge a rischio: potrebbe uscire dai patrimoni unesco

Un riconoscimento Unesco non è per sempre. Alcuni monumenti entrano nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità (come nel caso dei Portici di Bologna) e altri ne escono. Ne sa qualcosa il Regno Unito che il 21 luglio ha assistito al declassamento di Liverpool: i docks vittoriani, gli ex moli del porto, non rientrano più nel prestigioso elenco perché secondo l’agenzia delle Nazioni Unite «il sito è stato deturpato con costruzioni e interventi irreversibili, che ne hanno rovinato l’autenticità». Ora a essere nel mirino è uno dei simboli stessi della Gran Bretagna e cioè Stonehenge. Il sito archeologico, patrimonio Unesco dal 1986, potrebbero infatti perdere l’ambito status a causa del progetto di un tunnel stradale.

Stonehenge messo a rischio dal tunnel stradale

A mettere in guardia Londra (e non è la prima volta), come riporta il Guardian, è Mechtild Rössler, direttrice del Centro del patrimonio mondiale dell’Unesco che ha esortato il governo a fare il possibile per preservare questi tesori da progetti potenzialmente dannosi. «Questi sono i luoghi più straordinari che abbiamo sulla Terra. Se non siamo in grado di proteggerli, cosa resterà su questo pianeta?», ha detto. L’altolà di Rössler è arrivato poco prima della sentenza dell’Alta corte il 29 luglio scorso che dichiarava illegale il permesso accordato dal segretario di Stato per i Trasporti Grant Shapps di costruire un tunnel nell’area di Stonehenge per alleggerire il traffico. Un progetto da 1,7 miliardi di sterline, quasi 2 miliardi di euro, a cui il ministero ha dato il via libera nonostante l’ispettorato della pianificazione avesse messo in guardia circa i danni permanenti e irreversibili che l’opera avrebbe causato al sito. Sarebbe stato meglio, secondo Rössler discuterne con l’Unesco prima di dare l’approvazione. «Incoraggio le autorità del Regno Unito a riunirsi per trovare la soluzione migliore perché l’avvertimento è stato lanciato più volte», ha aggiunto.

Pochi finanziamenti statali ai siti Unesco

Per evitare nuovi declassamenti, Rössler ha chiesto un maggiore sostegno finanziario per i siti nazionali, che in media ricevono solo circa 1 milione di sterline l’anno dal governo e spesso sopravvivono solo grazie al lavoro dei volontari. Non solo. A differenza di altri Paesi, il Regno Unito non ha istituito una fondazione nazionale per finanziare questi siti, come è stato incoraggiato a fare nell’ambito della convenzione del patrimonio mondiale dell’Unesco. Accuse che Londra rispedisce gentilmente al mittente. «Il Regno Unito è leader mondiale nella protezione del patrimonio culturale con 33 siti nell’elenco Unesco, incluso il paesaggio in ardesia del Galles nord-occidentale, che è stato aggiunto questa settimana», ha risposto un portavoce del governo. Solo tre siti hanno perso lo status Unesco nella storia. Oltre a Liverpool, nel 2007 venne declassato il Santuario dell’Orice d’Arabia in Oman dopo la decisione del governo di ridurre il parco del 90 per cento; nel 2009 toccò alla Valle dell’Elba a Dresda a causa di un ponte che attraversando il fiume ne stravolse il paesaggio.

 

Prima di morire, Luigi Borghese era stato sposato per tanti anni con l'attrice tedesca, madre del celebre chef Alessandro.
  • Cultura e Spettacolo
Luigi Borghese, chi era l’ex marito di Barbara Bouchet e padre dello chef Alessandro
L'imprenditore si è spento nel 2016. È stato sposato con l'attrice tedesca per 35 anni.
Alberto Muraro
La giovane attrice Alice Azzariti, è Valentina la figlia di Imma Tataranni dell'omonima serie di Rai1. Una promettente scoperta del cinema italiano
  • Cultura e Spettacolo
Alice Azzariti, chi è l’attrice che interpreta la figlia di Imma Tataranni
Un debutto fra grandi attori quello dell'attrice che interpreta un'adolescente introversa e sognatrice in lotta continua con una mamma "ingombrante" e ribelle, sostituto procuratore di Matera.
Gerarda Lomonaco
Icona della commedia sexy all'italiana anni '70, Barbara Bouchet ha in realtà alle spalle una ben più ampia filmografia.
  • Cultura e Spettacolo
Barbara Bouchet: età, marito, figli e vero nome dell’attrice
L'attrice tedesca è la madre del noto chef Alessandro Borghese.
Alberto Muraro
Chi è il nuovo fidanzato di Romina Carrisi: Stefano Rastelli, conosciuto a Oggi è un altro giorno
  • Gossip
Romina Carrisi, chi è il fidanzato Stefano Rastelli
Regista della trasmissione di Rai 1 dove la Carrisi è spesso ospite, ha 52 anni ed è padre di due figlie.
Alice Bianco
Lucia Zotti dopo una brillante carriera a teatro ha vestito i panni di Brunella, la mamma del sostituto procuratore Imma Tataranni
  • Cultura e Spettacolo
Lucia Zotti, chi è l’attrice che interpreta la mamma di Imma Tataranni
Dopo una brillante carriera a teatro, l'attrice ha vestito i panni di Brunella: una donna umile e affetta da demenza senile che, nonostante tutto, riesce ad essere ancora la saggia e accogliente mamma del sostituto procuratore.
Gerarda Lomonaco
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021