In Francia Stellantis offre un aumento salariale del 5,3 per cento. E in Italia?

Redazione
06/12/2022

Il gruppo ha offerto ai lavoratori francesi un aumento salariale del 5,3 per cento. I sindacati si dicono delusi. In Italia invece non è ancora stato trovato un accordo sulla richiesta di incremento dell'8 per cento. Nel tavolo di oggi si discuterà soprattutto di orari di lavoro e smart working.

In Francia Stellantis offre un aumento salariale del 5,3 per cento. E in Italia?

Mentre in Francia Stellantis ha offerto ai dipendenti aumenti salariali del 5,3 per cento per fare fronte all’inflazione, in Italia non è ancora stato raggiunto un accordo. Vero, come riporta il quotidiano L’indépendent (diffuso nelle regioni dei Pirenei orientali e nell’Aude), la maggior parte dei sindacati d’Oltralpe aveva chiesto aumenti tra il 7,3 e l’8,5 per cento, però si tratta comunque di un primo passo. Per far fronte a un caro vita che supera il 6 per cento, le sigle francesi avevano ottenuto sia che le trattative salariali per il 2023 fossero anticipate a dicembre di quest’anno, sia che l’aumento entri in vigore il prossimo gennaio e che possa essere rivisto a giugno. La negoziazione che si è svolta nella notte tra il 1 e il 2 dicembre però non ha portato a una intesa sull’importo.

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Emmanuel Macron con il Ceo di Stellantis Carlos Tavares (Getty Images).

La delusione dei sindacati francesi e il compenso stellare di Tavares

«Abbiamo negoziato con i sindacati in un clima costruttivo per raggiungere una proposta equilibrata che soddisfi le aspettative dei dipendenti preservando le prestazioni dei nostri siti in Francia in un contesto di profonda trasformazione dell’industria automobilistica», ha dichiarato il direttore di Stellantis, Bruno Bertin, in un comunicato. Stellantis ha anche ricordato di aver aumentato gli stipendi del 2,8 per cento nel 2022, con un piano di partecipazione agli utili di 4 mila euro in media e un bonus di mille euro per i dipendenti che guadagnano fino a circa il doppio del salario minimo. Meno soddisfatti i rappresentanti dei lavoratori che parlano senza mezzi termini di «delusione» soprattutto alla luce dei profitti del gruppo e dello stipendio del Ceo Carlos Tavares il cui compenso, 19,1 milioni di euro, è pari a 298 volte il salario medio percepito dai 292 mila dipendenti del gruppo. «I dipendenti stanno sopportando il peso dell’inflazione galoppante, dell’aumento dei costi energetici e si aspettavano un gesto forte da parte dell’azienda anche se gli sforzi richiesti sono significativi», ha risposto Christine Virassamy, rappresentante del sindacato CFDT. Ora le sigle valuteranno la proposta del gruppo dopo aver sondato la base. Ci si aspetta «un ulteriore gesto da parte del management che consenta di migliorare realmente il potere d’acquisto (e invitiamo) espressamente i vertici francesi del gruppo a considerare al più presto una nuova seduta negoziale per riequilibrare la ripartizione della ricchezza», si legge nei volantini.

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Carlos Tavares, ad Stellantis (Getty Images).

In Italia i sindacati hanno chiesto un aumento dell’8,4 per cento

Al di qua dalle Alpi invece, ricorda ancora il sito francese, i sindacati dei lavoratori di Stellantis, Ferrari, Iveco e CNH Industrial avevano chiesto in ottobre un aumento dell’8,4 cento senza però essere giunti a un accordo. La richiesta si inseriva nel contesto del rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro di Stellantis, Iveco, CNHI e Ferrari in scadenza a fine anno. L’obiettivo è il recupero e la tutela del potere di acquisto delle retribuzioni per salvaguardare i redditi dei lavoratori. Come ricorda lo Spiffero oggi e domani si terrà un nuovo tavolo tra azienda e sindacati ma all’ordine del giorno ci sono orari di lavoro e smart working. Il nodo salari sarà affrontato in chiusura di negoziato.