Stati Uniti, nelle biblioteche disponibili e-book che negano la Shoah e contro i gay

Redazione
21/04/2022

Le biblioteche americane utilizzano il servizio Hoopla per gli e-book. Nel pacchetto però ci sono libri che negano l’Olocausto e sulle terapie di conversione per i gay.

Stati Uniti, nelle biblioteche disponibili e-book che negano la Shoah e contro i gay

Disinformazione sul Covid, terapie di conversione dei gay e negazionismo della Shoah nelle biblioteche americane. È quanto emerge da un nuovo rapporto del sito Motherboard, secondo cui un abbonamento per e-book utilizzato da migliaia di biblioteche pubbliche degli Stati Uniti offre nel suo pacchetto volumi cospirazionisti e omofobi. La colpa risiederebbe nello scarso controllo dell’offerta da parte degli acquirenti.

Hoopla, il servizio per e-book delle biblioteche negli Stati Uniti

Come riporta The Verge, circa 8.500 biblioteche degli Stati Uniti utilizzano per gli e-book il servizio Hoopla. Si tratta di una piattaforma che, tramite abbonamento, fornisce l’accesso a migliaia di volumi in formato digitale oltre a film e audiolibri. Nel catalogo però trovano spazio diversi volumi di stampo razzista e omofobo, tra cui La nuova nobiltà di sangue e suolo di Walther Darré, ministro dell’Agricoltura nella Germania di Hitler. Una ricerca del termine “omosessualità” ha restituito dozzine di tomi che promuovono la terapia della conversione dei gay e altri contenuti anti-LGBTQ. A differenza dei libri cartacei, la cui scelta è individuale e diretta da parte della biblioteca, gli e-book giungono nei database in un unico pacchetto su cui spesso non è presente un rigido controllo.

Le biblioteche americane utilizzano il servizio Hoopla per gli e-book. Nel pacchetto però ci sono libri che negano l’Olocausto e contro l’omosessualità.
Il servizio Hoopla è disponibile su smartphone e tablet (Twitter)

Immediata la risposta del Ceo di Hoopla Jeff Jankowski che, dopo aver annunciato la rimozione dei libri incriminati, ha dichiarato che ogni volume «passa attraverso uno screening sia umano sia digitale delle recensioni». Sebbene le lamentele si protraggano da febbraio, però, numerosi volumi sono ancora a disposizione. «Le biblioteche dovrebbero essere fonte affidabile di notizie», hanno scritto numerosi bibliotecari in una lettera a Hoopla. «Queste aziende stanno minando il nostro ruolo nel panorama dell’informazione». Callan Bignoli, membro del Library Freedom Project, ha accusato Hoopla di scarsa responsabilità e supervisione assente. Sotto accusa la segretezza circa l’algoritmo di ricerca che la piattaforma utilizza per fornire i volumi. «Questa mancanza di trasparenza non aiuta, assoggettando la comunità di lettori degli Stati Uniti alla disinformazione», ha dichiarato a Motherboard.