Starship, il razzo di SpaceX, la società aerospaziale fondata da Elon Musk, è esploso pochi minuti dopo il decollo da Starbase, lo spazioporto privato della società, a Boca Chica, in Texas, durante il primo volo di prova. Il lancio inizialmente previsto per il 17 aprile era stato annullato a causa di un problema di pressurizzazione e spostato a oggi. Ma quattro minuti dopo aver lasciato il suolo, il razzo prima ha cominciato a ruotare e poi è esploso. SpaceX aveva messo in guardia circa il possibile insuccesso del test ricordando che lo scopo del volo di prova era sostanzialmente quello di raccogliere dati e verificare la capacità del sistema di lancio con il razzo più potente mai realizzato nella storia delle esplorazioni spaziali, indipendentemente dal fatto che la missione riuscisse o meno. Probabilmente l’incidente è stato causato dal mancato distacco della capsula dal razzo, che doveva avvenire a tre minuti dal decollo.
Liftoff of Starship! pic.twitter.com/4t8mRP37Gp
— SpaceX (@SpaceX) April 20, 2023
Gli obiettivi di Starship: portare l’uomo su Marte
Starship sarà impiegato per il primo allunaggio del programma Artemis ed è anche il veicolo indicato dalla Nasa per portare i primi esseri umani su Marte. Musk ha spiegato di aver sviluppato Starship, precedentemente chiamato BFR (Big Fucking Rocket), per rendere possibile i viaggi spaziali. Tra i suoi progetti rientra anche la colonizzazione di Marte, necessaria secondo il miliardario per preservare l’umanità in caso di distruzione del nostro Pianeta, a causa di una guerra nucleare o dell’impatto con asteroidi. Stando a SpaceX, Starship, che ha una capacità di carico che arriva a 150 tonnellate, sarà in grado di trasportare decine di persone su voli interplanetari di lunga durata. Per quest’anno ha già in programma un volo privato per 11 persone intorno alla Luna, anche se la tempistica al momento sembra irrealistica. La società ha annunciato piani a lungo termine per utilizzare il veicolo spaziale anche come navetta per viaggi commerciali sulla Terra, promettendo di collegare Londra a Tokyo in meno di un’ora.