Procedure mediche delicatissime, diventate virali su TikTok. A lanciare l’allarme, negli ultimi giorni, diversi esperti di salute sessuale, che hanno reclamato un immediato e capillare monitoraggio dei social. La reazione dopo la clip di Mikki Gallagher, che ha pensato bene di filmarsi mentre rimuoveva da sola una spirale intrauterina di 5 centimetri e invitando i suoi 250mila follower a fare lo stesso. La giovane ha fatto sembrare l’operazione particolarmente semplice e in poche ore il video è diventato virale, accumulando oltre 175 mila like.
Cos’è la spirale intrauterina
Generalmente utilizzata come contraccettivo e, talvolta, consigliata come soluzione per alleviare i dolori del ciclo mestruale, la Iud è un dispositivo che richiede necessariamente assistenza medica per essere impiantato. Una volta inserito, la paziente può scegliere liberamente quando rimuoverlo e, a seconda della tipologia, è necessario venga sostituito in un intervallo di tempo compreso tra cinque e dieci anni dal primo inserimento. «È davvero preoccupante che il fai da te finisca per sostituire l’attività di un medico professionista», ha spiegato al Guardian Claire Vissenga, CEO della clinica Family Planning Victoria. «A nessuno verrebbe mai in mente di rimuoversi in totale e completa autonomia l’appendice. Per la spirale dovrebbe valere lo stesso discorso». Un appello a cui il pubblico del web pare non prestare orecchio #iudremoval e #diyiudremoval hanno macinato numeri davvero preoccupanti, raggiungendo rispettivamente 65.2 milioni e 527.500 visualizzazioni.
Un fenomeno pericoloso, ma circoscritto agli Usa
Il fenomeno, almeno per il momento, non sembra aver avuto un boom internazionale. «Questi contenuti vengono prodotti soprattutto negli Stati Uniti dove la sanità ha costi non indifferenti e le persone provano a trovare una soluzione al problema», ha aggiunto, «Ma è una cosa assurda. Rimuovere da soli una spirale può causare problemi fisici seri e complicare gravemente la contraccezione». Un punto di vista confermato anche da Kathleen McNamee, direttrice sanitaria di Family Planning, che ha messo in evidenza come l’80 per cento dei tentativi casalinghi abbia portato i pazienti al fallimento, a rivolgersi al pronto soccorso o a sottoporsi a interventi urgenti. «Se la persona sposta la Iud nel tentativo di liberarsene, lo strumento perde completamente la sua efficacia e questo può causare una gravidanza indesiderata». Aggiungendo: «Non sono tutte uguali. Alcune richiedono una trazione maggiore che solo un utensile specifico può garantire. Se si tira troppo forte, il bastoncino può rompersi e tutto diventa più difficile».
L’appello dei medici: «Difendere i giovani dalle fake news sul web»
Ovviamente, la reprimenda degli addetti ai lavori non vuole estendersi a tutta la piattaforma. Ma la priorità rimane incentivare l’educazione degli utenti, aiutandoli a capire come discernere i dati e le fonti autorevoli dalle fake news. «Ci sono nomi che, su TikTok, fanno un ottimo lavoro in merito ma anche un sacco di materiale potenzialmente letale», ha aggiunto Vissenga. «È necessario andare alla radice del problema e capire se la gente sia in grado di riconoscere le notizie vere». A preoccuparla, in questo senso, sono soprattutto le giovani generazioni, più propense a consultare Internet che a confrontarsi con un dottore. Tendenza che, durante la pandemia ha conosciuto una diffusione non indifferente, determinando un decremento preoccupante delle visite. «La relazione tra uno specialista e i pazienti è il segreto per un benessere sessuale e riproduttivo ottimale», ha ribadito. «Gli enti, le strutture e le organizzazioni di settore devono essere presenti sui social media per combattere la disinformazione e la salute delle donne deve diventare una priorità dei governi. Non ci sono mai state così tante richieste d’aiuto come ora, questo dato non va assolutamente trascurato. Temo seriamente che i consigli dei medici improvvisati in Rete possano innescare, presto o tardi, conseguenze difficilmente recuperabili».