Quali sono le specialità da mangiare in Sicilia?

Annamaria Punzo
21/07/2021

Quali sono le specialità da mangiare in Sicilia e in che periodo dell'anno vale la pena andarci, in una guida veloce e accessibile a tutti.

Quali sono le specialità da mangiare in Sicilia?

Sono diverse le specialità da mangiare in Sicilia. In Italia l’enogastronomia è un vero e proprio marchio di fabbrica. La cucina del Belpaese è sana e ricca di specialità locali che si tramandano di generazione in generazione.

Una regione che può vantare uno dei patrimoni culinari italiani più vari e complessi è senza dubbio la Sicilia.

La gastronomia, specialità Sicilia

La Sicilia unisce diverse tradizioni, non solo gastronomiche, grazie al passaggio di tante culture diverse in millenni di storia. È una regione che custodisce un ricettario sconfinato, difficile da riassumere in poche righe, complice una grande diversità ambientale e quindi delle materie prime. Ogni provincia possiede una tradizione culturale e spesso anche le diverse città mostrano delle differenze gastronomiche. La Sicilia è stata inoltre terra di dominazioni straniere fin dall’antichità, passando dai Fenici ai Cartaginesi, dai Greci ai Romani, dai Goti e ai Bizantini. Molto importante è stata l’influenza degli Arabi che con le loro spezie hanno reso la cucina siciliana ancora più complessa e diversificata. Successivamente sono arrivati Svevi, Normanni, Angioini e Spagnoli, che hanno portato ulteriori usi, tradizioni e ricette.

Specialità della regione Sicilia

Arancino o arancina? La differenza sta nella zona di produzione: nella parte occidentale dell’isola, infatti, si usa la declinazione al femminile della prelibata palla di riso farcita, impanata e fritta. Diverse città siciliane si contendono i natali di questa rappresentativa ricetta della rosticceria regionale, sia nella versione classica al ragù di carne che nelle sue innumerevoli varianti.

Uno dei primi piatti più famosi siciliani (e italiani in generale) è la pasta alla Norma, di origine catanese. Si prepara con pomodoro, melanzane fritte, ricotta salata e basilico. Il piatto, solitamente di maccheroni, sembra un riferimento all’opera Norma di Vincenzo Bellini, tanto che l’espressione “È una Norma!” del commediografo Nino Martoglio è diventata di uso comune.

Un altro primo piatto tipico siciliano, di origini palermitane, è la pasta con le sarde, un delizioso incontro di ingredienti di terra e mare. Nella versione classica la ricetta si prepara con un condimento di sarde fresche, finocchietto selvatico, uva passa, pinoli, zafferano e cipolla.

La città di Palermo ha dato i natali anche al noto “pani câ meusa”, il pane con la milza, un piatto povero che risale a più di 1000 anni fa, quando dei macellai di origine ebraica si stanziarono in Sicilia. È infatti la cucina kasher ad ispirare il famoso panino ripieno di mix di frattaglie fra cui, appunto, la milza.

I buonissimi dolci siciliani

Passiamo al cannolo, la famosa cialda di pasta fritta ripiena di ricotta o crema di cioccolata, con aggiunta di scorza di arancia candita, gocce di cioccolato e granella di pistacchio. Questa ricetta, inizialmente preparata nel periodo di Carnevale, viene considerata espressione dell’arte pasticcera siciliana ed è stata inserita nella lista dei “prodotti agroalimentari tradizionali italiani”.

Concludiamo questo excursus gastronomico, con il quale abbiamo offerto un semplice “antipasto” conoscitivo della Sicilia, con un altro dolce: la pasta di mandorle. Questa ricetta viene chiamata anche “Pasta Reale”, perché viene considerata degna di un re, usata per la preparazione di diversi dolci e derivante dal seme del mandorlo.