Vanno avanti le indagini per cercare di ricostruire la dinamica della sparatoria di Alatri. L’evento, accaduto qualche giorno fa in provincia di Frosinone, aveva coinvolto Thomas Bricca giovane 18enne che è stato colpito da un proiettile e ha perso la vita.

I quattro sospettati per la sparatoria di Alatri
I carabinieri si stanno muovendo per identificare quelli che sono i quattro sospettati per la sparatoria di Alatri. Infatti, gli agenti hanno raccolto numerose testimonianze da parte delle persone che si trovavano all’esterno del bar nel momento fatale per Thomas Bricca. Grazie a queste testimonianze, sembrerebbe che i carabinieri siano riusciti a individuare coloro che erano a bordo del T-Max scuro, vale a dire coloro che avrebbero dato inizio alla sparatoria e avrebbero ferito il giovane 18enne che ha perso la vita.
Inoltre, sempre grazie alle testimonianze, i carabinieri sarebbero sulle tracce dei mandanti della sparatoria di Alatri. Si tratterebbe di due uomini considerati a capo di una banda impegnata in una faida contro dei rivali per il controllo della malavita della città in provincia di Frosinone.

Il movente della sparatoria
Secondo le indagini coordinate dal procuratore Antonio Guerrieri, Thomas Bricca non era il principale bersaglio della sparatoria. Il giovane si trovava vicino al gruppo che i sicari avrebbero dovuto colpire ed è stato raggiunto «casualmente» da uno dei diversi proiettili esplosi.
Nei giorni precedenti alla sparatoria di Alatri, c’erano state almeno due risse tra i due gruppi rivali che si contendono lo spaccio in città. A causa di queste risse, un ragazzo era finito in ospedale mentre un altro era stato lanciato in un fossato, senza conseguenze. Inoltre, secondo i testimoni, «Nella rivalità sono entrati anche stranieri e persone adulte» e anche il padre di Thomas Bricca ha confermato questo fatto. Le indagini dunque, continuano e si concentreranno anche in questa direzione.