Spalletti porta in conferenza stampa due rose: gesto per Mahsa Amini e Hadith Najafi

Redazione
30/09/2022

Proteste e manifestazioni infuriano in Iran da sette giorni, dopo la morte della giovane Mahsa di venerdì scorso. L'allenatore ha voluto ricordare entrambe le donne scomparse, la seconda durante gli scontri.

Spalletti porta in conferenza stampa due rose: gesto per Mahsa Amini e Hadith Najafi

La Serie A si prepara a tornare in campo dopo la sosta delle nazionali. E proprio nel weekend di pausa, in Iran è esplosa la protesta per la morte di Mahsa Amini, con manifestazioni che hanno coinvolto giovani donne e uomini e scontri violenti con la polizia in cui è morta anche un’altra ragazza, Hadith Najafi. Pur trattandosi di eventi che sembrano molto lontani dall’Italia, in tanti stanno mostrando la propria solidarietà a distanza. E lo ha fatto anche il tecnico del Napoli Luciano Spalletti, che si è presentato in conferenza stampa con due rose, dedicate proprio alle due giovani iraniane.

Spalletti porta in conferenza stampa due rose: gesto per Mahsa Amini e Hadith Najafi. Il tecnico del Napoli ha voluto omaggiare le due donne iraniane
Spalletti durante la conferenza (Twitter)

Spalletti porta due rose con sé: «Per ricordare Mahsa e Hadith»

L’allenatore del Napoli, ex Roma e Inter, Luciano Spalletti, ha voluto lanciare un messaggio forte con un gesto semplice. In sala stampa per parlare con i giornalisti alla vigilia del match degli azzurri contro il Torino, si è presentato con due rose, una rossa e una rosa. «Sono per ricordare Mahsa Amini e Hadith Najafi, non aggiungo altro», ha detto ai presenti. Il gesto è stato poi twittato dall’account ufficiale del Napoli, riscontrando l’immediato applauso di molti tifosi, che hanno apprezzato il gesto sincero di Luciano Spalletti.

La protesta dei giocatori dell’Iran

Tutto il mondo guarda con attenzione a quanto sta accadendo in Iran. Di ieri il caso italiano del professore di un liceo romano che con un gesto eclatante e fortemente criticato ha tagliato i capelli a una studentessa iraniana. Nel calcio, sono stati i giocatori della Nazionale dell’Iran a prendere posizione, coprendo lo stemma sulla maglia in segno di sdegno prima dell’amichevole contro il Senegal. A spiegare il gesto è stato il centravanti Serdar Azmoun, in forze al Bayer Leverkusen: «Nel peggiore dei casi verrò allontanato dalla nazionale. Nessun problema. Lo sacrificherei per un solo capello delle donne iraniane. Questa storia non sarà cancellata. Possono fare quello che vogliono. Vergognatevi per aver ucciso così facilmente; lunga vita alle donne iraniane».

Governo dell'Iran contro celebrità e reporter che sostengono le proteste dopo la morte di Mahsa Amini: «Alimentano le fiamme della rivolta».
Il volto di Mahsa Amini sui manifesti di protesta in Iran (Getty)