Importante operazione della Guardia Civil in Spagna. Nelle aree metropolitane di Siviglia, Valencia e La Rioja, gli agenti hanno sgominato una banda criminale che contrabbandava tabacco e sigarette contraffatte. Sequestrati beni per oltre 37 milioni di euro fra denaro contante, auto di lusso e merce. Le forze dell’ordine hanno arrestato 27 persone, scoprendo anche uno sfruttamento di rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina. I dati delle Nazioni Unite parlano di 160 mila profughi nella sola Spagna, per un totale di 8 milioni in tutta Europa.

L’operazione in Spagna e lo sfruttamento dei rifugiati ucraini
Come riporta la Bbc, la Guardia Civil spagnola ha lavorato dal 2021 per individuare tre fabbriche illegali di tabacco in altrettante regioni del Paese. La prima si trovava nel meridione, all’interno di un pollaio vicino Siviglia. Le altre due invece sorgevano nella regione orientale di Valencia e a La Rioja, a norddove venivano prodotti mezzo milione di pacchetti di sigarette al giorno. Gli agenti hanno trovato anche grandi piantagioni di marijuana. In vendita sia nel mercato interno sia all’estero, la merce ha consentito ai membri dell’organizzazione di ottenere enormi profitti.
La Guardia Civil interviene más de 3 millones y medio de cajetillas de tabaco de contrabando.
La capacidad de producción de las fábricas rondaba las 540.000 cajetillas al día.https://t.co/BiPl6fkSaq pic.twitter.com/FzZF5cteUp
— Guardia Civil 🇪🇸 (@guardiacivil) January 22, 2023
Non solo. La gendarmeria spagnola ha scoperto che l’organizzazione criminale ha approfittato per mesi di numerosi profughi dell’Ucraina. Spesso entrati illegalmente nel Paese, i rifugiati vivevano stipati in enormi prefabbricati dove erano costretti a lavorare per lunghe ore. L’Onu ha dichiarato che nella sola Spagna si trovano al momento circa 160 mila ucraini, per un totale di 8 milioni nell’intero continente europeo. Lo sfruttamento lavorativo dei profughi nella penisola iberica è però solo la punta di un iceberg che coinvolge tutta Europa. Situazione precaria e barriera linguistica spingono infatti i rifugiati ad accettare il più delle volte stipendi miseri e occupazioni in nero.
La guerra in Ucraina “sfruttata” per il traffico di stupefacenti
Il collegamento fra mercato nero e guerra in Ucraina non rappresenta un unicum in Spagna. A dicembre infatti la Bbc riportò la notizia di un’altra operazione della Guardia Civil in Andalusia. Gli agenti arrestarono 30 persone con l’accusa di contrabbando di cannabis tramite sfruttamento degli aiuti umanitari per la popolazione di Kyiv. I criminali provvedevano a confezionare la droga in sacchetti sottovuoto prima di nasconderla nei furgoni immatricolati in Ucraina. Era così possibile «viaggiare come un convoglio di solidarietà e passare così sotto il radar dei controlli di frontiera», hanno detto gli agenti. Fra Granada, Siviglia e Cordoba gli agenti hanno sequestrato 800 mila euro, sei armi da fuoco e 2500 piantine di cannabis.