La Spagna vieta a influencer e youtuber di pubblicizzare cibo spazzatura per i giovani

Camilla Curcio
07/03/2022

Proposto dal ministro del Consumo Alberto Garzón, il decreto proibisce la realizzazione di spot rivolti ai giovani che abbiano come fulcro alimenti e bevande malsane. Ma non solo. Preclude alle celebrità anche la possibilità di fare da testimonial. Una misura drastica che punta a ridurre il tasso di obesità infantile.

La Spagna vieta a influencer e youtuber di pubblicizzare cibo spazzatura per i giovani

Prosegue in Spagna la battaglia del ministero della Sanità e del Consumo per l’approvazione del decreto che punta a regolamentare la diffusione di campagne pubblicitarie su cibi e bevande finalizzate a catturare l’attenzione di bambini e adolescenti. Nonostante l’opposizione dell’industria alimentare e di altri ministeri (in primis quello dell’Agricoltura e dello Sviluppo Economico), lunedì 7 marzo il provvedimento è stato presentato pubblicamente affinché associazioni e lavoratori del settore abbiano modo di apportare eventuali modifiche con un’importante novità: youtuber, influencer e personaggi famosi non potranno essere testimonial di pubblicità a tema gastronomico rivolte a un target giovane.

Cosa prevede il decreto contro gli influencer

Nato a ottobre 2021 dall’iniziativa del ministro Alberto Garzón e destinato a essere approvato entro la fine del 2022, il decreto prende spunto dai profili nutrizionali definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che precisano i livelli massimi di sale, zuccheri e grassi che rendono un prodotto adatto a essere pubblicizzato. Questo significa che, quando la misura entrerà ufficialmente in vigore, saranno cancellati gli spot rivolti ai ragazzi su dolci, cioccolato, biscotti, bevande zuccherine e gelati. E questo in televisione, in radio, sui social e pure al cinema e sulle riviste. Un provvedimento molto severo, che ricalca lo stile di quello approvato dal ministero per limitare gli spazi pubblicitari sul web dedicati a scommesse e giochi online. Ma non è tutto: secondo quanto si legge nella bozza, alle celebrità sarà vietato di essere testimonial per arginare il rischio che, inquadrati come modelli da seguire dai teenager, possano dar loro un cattivo esempio, incitandoli ad adottare un regime alimentare poco equilibrato e a esagerare nel consumo spropositato di junk food, ‘cibo spazzatura’. 

https://twitter.com/EstadoDAlarmaTV/status/1453736277832912911

Una misura per sconfiggere l’obesità infantile

Prima dell’approvazione, gli step da superare sono diversi: per 15 giorni, infatti, cittadini e professionisti del settore potranno presentare migliorie e proposte di modifica. Il testo verrà poi inviato alla Commissione europea e, in un secondo tempo, al Consiglio di Stato. L’ultima tappa è, ovviamente, il Consiglio dei ministri, traguardo che si spera possa essere raggiunto prima dell’inizio del 2023. L’obiettivo principale del decreto è porre un freno all’incremento del tasso di obesità infantile in Spagna, patologia che oggi colpisce quattro minori su 10. Secondo un report pubblicato nel 2019, il 40,6 per cento dei bambini tra 6 e 9 anni ha problemi di peso: l 23,3 per cento è in evidente sovrappeso, mentre il 17,3 per cento soffre di una grave forma di obesità. Data la scarsa efficienza dell’autoregolamentazione, il ministero guidato da Garzón ha pensato bene di usare il pugno di ferro e mettere in atto una strategia più rigida. «Stiamo parlando di un grave problema di salute pubblica», ha dichiarato il ministro a ottobre scorso, attirando le lamentele dell’industria alimentare che ha letto il gesto come «un attacco gratuito e ingiustificato a quanti lavorano nella produzione di cibi e bevande».

In cosa consiste il decreto che vieta alle celebrità di sponsorizzare cibo spazzatura al pubblico giovane
Pausa pranzo a base di junk food (Getty Images)