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La spada nella sabbia

Nella baia di Haifa, un sub dilettante ha trovato un’arma risalente a 900 anni fa appartenuta verosimilmente a un Crociato.

19 Ottobre 2021 11:5119 Ottobre 2021 11:53 Fabrizio Grasso
In Israele, un sub dilettante ha trovato una spada di 900 anni fa. Le autorità del luogo ritengono sia appartenuta a un cavaliere crociato

Straordinaria scoperta archeologica in Israele dove il mare ha restituito una spada crociata di 900 anni fa appartenuta probabilmente a un soldato, forse un cavaliere, salpato per la Terra Santa. La spada è stata recuperata sul fondale nelle acque antistanti il monte Carmelo, nei pressi di Haifa, da un sub dilettante.

La baia di Haifa potrebbe nascondere altri segreti

Shlomi Katzin, grazie alla sua vista «acuta come quella di un’aquila», come hanno riferito le autorità israeliane, si è imbattuto nell’arma grazie al flusso continuo delle onde che hanno smosso la sabbia e rivelato l’oggetto adagiato sul fondale. Con un’elsa di 30 centimetri e una lama lunga un metro, la spada è in ottime condizioni nonostante fosse completamente ricoperta di incrostazioni e conchiglie.

La baia di Haifa è da sempre una manna per gli archeologi. Come ha confermato al Guardian Koby Sharvit, direttore dell’unità archeologica marina, la conformazione naturale dell’area ha rappresentato un rifugio per molte navi mercantili. Vari altri ritrovamenti nella zona, tra cui frammenti ceramici e strumenti di ancoraggio, hanno certificato come l’area fosse battuta dalle navi già nella tarda età del bronzo. Non è escluso dunque che indagini più approfondite possano restituire altri tesori.  Ora la spada sarà sottoposta a un’attenta sessione di restauro prima di essere esposta. Katzin invece ha ottenuto il plauso delle autorità archeologiche e ha ricevuto un certificato di apprezzamento per il suo spirito di «buona cittadinanza».

Non solo Israele, in Libano rinvenute a settembre 25 salme di Crociati

Il rinvenimento della spada si inserisce all’interno di un mese particolarmente fiorente per gli appassionati delle Crociate in Terra Santa. Lo scorso settembre, infatti, alcuni controlli nel castello di Sidone, in Libano, avevano riportato alla luce le salme di 25 militari crociati risalenti al XIII secolo. A ucciderli, probabilmente, i mamelucchi nella presa di Sidone del 1253 o, sette anni dopo, i mongoli.

Piers Mitchell, docente dell’Università di Cambridge, è d’accordo con la prima ipotesi. «I documenti crociati dicono che il re di Francia Luigi IX si trovava in Terra Santa proprio al momento dell’attacco mamelucco a Sidone», aveva detto il docente. «Non solo, andò in città dopo la battaglia e aiutò nella sepoltura dei caduti». Il rinvenimento non aveva riguardato esclusivamente i corpi dei crociati, ma anche vari oggetti di corredo. Presenti infatti manufatti in rame, anelli, fibbie e accessori in ferro.

 

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