Il deputato Aboubakar Soumahoro ha criticato le accuse che gli sono state rivolte negli ultimi mesi: «Ho subito un linciaggio mediatico. In questo Paese pesa molto essere neri».

Le parole di Aboubakar Soumahoro
«Ho subito un linciaggio mediatico», ha affermato con forza il deputato Aboubakar Soumahoro, parlando delle accuse che gli sono state attribuite dopo lo scandalo sulle coop che ha visto finire sotto inchiesta la suocera e la compagna. Inoltre ha precisato: «È un processo a reti unificate con un dolore e una sofferenza che non auguro a nessuno in questa vita. In questo Paese pesa molto essere neri. Rende tutto molto più complicato e non lo scopriamo oggi».
Nell’intervista effettuata dal giornale «Il Riformista», Soumahoro ha parlato e criticato specialmente l’inchiesta sugli illeciti della cooperativa Karibu, che ha coinvolto i suoi familiari, lui però non è indagato, e ha scagliato accuse pesanti contro il giornalismo italiano: «Sono saltate le regole del vivere civile, della buona informazione. La disinformazione si è sostituita all’informazione ed è saltata la capacità di essere razionali. Lo capisci quando diventi un capro espiatorio. In pochi giorni sono diventato il simbolo di ogni cattiva condotta».

Il razzismo e l’abbandono dell’Alleanza Sinistra Verdi
Soumahoro ha continuato a parlare e ha sostenuto la tesi che «in questo Paese pesa molto essere neri. Rende tutto molto più complicato, e lo sappiamo non lo scopriamo oggi». Infatti invita tutti a «prendere coscienza che è urgente. E ancor di più lavorare alle leggi di civiltà che mancano».
Il deputato ha cambiato anche alleanza schierandosi con il Gruppo Misto, sul rapporto con Fratoianni e Bonelli dell’Alleanza Sinistra-Verdi, ha sottolineato: «Quelli che erano venuti a cercarmi per candidarmi e che in campagna elettorale mi chiedevano i selfie, a un certo punto li ho visti attraversare la strada per non incontrarmi. Con una dinamica che si fatica a capire, il giorno prima ti incensano e il giorno dopo ti allontanano».