Green prêt-à-porter

Redazione
30/04/2021

Stampa 3D. Materiali naturali. Innovazione. Così la moda e il tessile stanno rivoluzionando la produzione. A partire dal Giappone.

Green prêt-à-porter

Tra l’eccessivo spreco d’acqua nei processi di produzione, le accuse di sfruttamento degli operai nelle fabbriche e l’utilizzo di materiali difficili da riciclare, l’industria della moda (soprattutto quella del fast fashion) è ormai da tempo bersaglio di dure critiche da parte di consumatori e addetti ai lavori. Per porre un freno a questo meccanismo distruttivo e abbracciare l’onda ecologista che, negli anni, ha attirato l’attenzione di un numero crescente di stilisti, sono stati diversi i brand che hanno pensato di rivoluzionare il proprio business attraverso processi di produzione innovativi e a impatto zero come l’utilizzo della stampa 3D. Sostenibile, pulita e in grado di ridurre il consumo energetico nel trattamento dei tessuti, questa tecnologia pare avere tutte le carte in regola per diventare il futuro dell’industria sartoriale. E, soprattutto, sconvolgere il mondo delle tendenze con prodotti lanciati sul mercato in edizione limitata o personalizzati su misura delle richieste del cliente.

I test di Uniqlo e Shima Seiki per abiti totalmente green

Secondo quanto dichiarato a Euronews da Nicolai Peitersen, co-fondatore della piattaforma di social design Wikifactory e autore di The Ethical Economy, l’utilizzo del 3D nella confezione di tessuti, capi d’abbigliamento e accessori innescherebbe una rivoluzione senza pari nel mondo dei brand. Che, in questo modo, velocizzerebbero i tempi di lavorazione senza perdere nulla in termini di numeri e ricavi. Il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente, grazie a materiali biodegradabili e inchiostri non inquinanti. In Giappone, Uniqlo e Shima Seiki hanno già testato la tecnologia 3D per indumenti 100% green. Nello stesso solco si sta muovendo anche Wikifactory che ha presentato il progetto di una linea interamente concepita in digitale e stampata a partire da ecopelle e scarti di buccia d’arancia. Tre esempi illuminanti di come, nello stile, l’innovazione e la sostenibilità possano camminare di pari passo senza togliere smalto al gusto e alla creatività.