Berlusconi, socialisti e liberali contro Forza Italia dopo l’audio su Putin
Da Renew Europe e dal gruppo S&D sono giunte parole di condanna per le recenti dichiarazioni del leader di FI.
Le parole di Berlusconi su Putin e sulla Russia trapelate da una riunione con i parlamentari di Forza Italia stanno facendo discutere anche Oltralpe, con socialisti e liberali che si sono espressi sul tema durante la sessione Plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo.
Socialisti e liberali contro Forza Italia
«Ho riallacciato un po’ i rapporti con Putin, nel senso che per il mio compleanno mi ha mandato venti bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Io gli ho risposto con delle bottiglie di Lambrusco e una lettera altrettanto dolce». Le dichiarazioni diffuse da LaPresse hanno aperto un dibattito tanto in Italia quanto all’Estero, con i parlamentari UE che hanno chiesto al Partito Popolare, di cui FI fa parte, di condannare i commenti del proprio leader.

«Il gruppo PPE sostiene che Putin è una minaccia per l’Occidente e va sconfitto. È tempo di finirla di fare campagna per gli amici di Mosca in Europa», ha scritto su Twitter Renew Europe. Sul profilo del gruppo dei Socialisti e Democratici è stato invece pubblicato l’audio di Silvio Berlusconi con sottotitoli in inglese e la seguente didascalia: «Ha ammesso la sua storia d’amore con Putin, il criminale di guerra che sta distruggendo l’Ucraina. Questo è il vero volto di Forza Italia».
S&D: «Forza Italia stampella del post fascismo»
Parole ribadite anche in Aula dalla presidentessa di S&DIratxe Garcia Perez, che ha espresso dubbi sul fatto che FI possa essere garanzia di un governo europeista, atlantista e che difenderà i valori dell’Unione europea come invece difeso dalla forza politica. «É passata dall’essere il pilastro del centrodestra in Italia a stampella del post fascismo», ha accusato per poi attaccare le recenti elezioni dei presidenti di Camera («un antiabortista filo-Putin») e Senato («un nostalgico del ventennio fascista»).

Dichiarazioni a cui ha subito replicato l’eurodeputato leghista Marco Zanni evidenziando che i cittadini italiani sono in grado di scegliersi un governo da soli: «Che idea di unità europea pensate di dare con simili attacchi? Pensateci prima di parlare in questo modo nei dibattiti in sedi internazionali».