Smart working, cosa cambia dal 1 settembre: meno burocrazia per le aziende
La nuova procedura consente al datore di lavoro di mandare la comunicazione per via telematica senza bisogno di una seconda comunicazione da parte del lavoratore.
«Snellite le procedure per i datori di lavoro». A dirlo è il ministro del Lavoro Andrea Orlando, che conferma le novità che arriveranno per i lavoratori in smart working e i datori di lavoro a partire dal 1 settembre. In base al Decreto Semplificazioni, i datori di lavoro potranno informare il Ministero sui lavoratori che sono in modalità agile direttamente per via telematica sul sito. «Il datore di lavoro comunichi in via telematica al ministero i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile. Si tratta di una importante disposizione che rende strutturale la semplificazione del lavoro agile» spiega Orlando.
Smart working, le novità dal 1 settembre
Il Ministero deve sapere chi sono i lavoratori che usano lo smart working e per quanto tempo. A dare queste comunicazioni sono i datori di lavoro. Questa modalità sostituisce l’obbligo di comunicare individualmente l’accordo di lavoro preso. Infatti, prima la comunicazione doveva farla anche il dipendente. Dal primo settembre, invece, basterà quella del datore di lavoro, che potrà farlo in contemporanea anche per diversi dipendenti, semplificando così la procedura.

La novità per Orlando nasce perché «si risponde a una specifica richiesta fatta dalle parti sociali nel Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile per il settore privato sottoscritto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalle parti sociali il 7 dicembre 2021». L’esperienza della pandemia, quindi, non è del tutto perduta, ma diventa un modo per snellire le pratiche burocratiche e le modalità di comunicazione tra imprese e Stato. La procedura andrà a regime, quindi dal primo settembre si potrà fare sempre così, ogni volta che ci sarà un lavoratore che opera in smart working per l’azienda.
Cosa possono fare le aziende
Per il momento, le aziende non devono fare assolutamente nulla. Infatti, la nuova procedura al momento non è attiva. Ci si deve solo ricordare che la comunicazione va data dal lavoratore al datore di lavoro fino al 31 agosto 2022. Poi scatterà la nuova procedura.

Cosa fare se il periodo di lavoro in smart working è a cavallo tra le due normative? Si seguirà la vecchia procedura, perché la nuova partirà solo in un secondo momento.