Coprire la distanza che separa Kyiv dal confine polacco in skateboard. Senza, però, spostarsi dal Regno Unito. Raccogliere fondi da devolvere ai cittadini ucraini messi in ginocchio dalla guerra. Questo l’obiettivo dell’iniziativa di Jon Wills che ha provato a trovare una soluzione al senso di impotenza che lo tormentava davanti alle immagini di uomini, donne e bambini sotto le bombe.
In cosa consiste l’iniziativa Skate For Ukraine di Jon Wills
Nato da una partnership con Unicef, il progetto Skate For Ukraine durerà sei giorni (dal 24 al 29 aprile) e, per ragioni di sicurezza, non prevede un effettivo spostamento sul posto: Wills, infatti, rimarrà in territorio britannico, muovendosi su un’area che gli permetterà di accumulare l’equivalente in miglia che intercorrono tra le due destinazioni. Originario di Chippenham, nel Wiltshire, e da anni impiegato come lavavetri in un’impresa di pulizie, il papà 42enne farà skate per dieci ore al giorno sulla pista ciclabile che va da Bristol a Bath, intenzionato a percorrerla per ben 28 volte. L’obiettivo è racimolare almeno 5 mila sterline. Che verranno devolute alle città più colpite dalla guerra.

«Per motivi di salute, non sono riuscito ad allenarmi a sufficienza e penso proprio che alla fine della corsa sarò terribilmente sfinito», ha dichiarato in un’intervista alla BBC, «un mese fa, mi sono rotto un gomito e fratturato qualche costola, ecco perché sono così preoccupato. Non lo nego: mi sento nervoso anche solo a immaginare cosa succederà».
Com’è nata l’idea Skate for Ukraine
Tutto è nato un giorno di lavoro qualunque quando, ascoltando il notiziario, gli è venuto in mente di lanciarsi in quest’insolita sfida. «Vedevo tutta quella gente spostarsi, a piedi o in treno, fino alla frontiera con la Polonia e così ho pensato di poter provare a muovermi, a bordo del mio skateboard, lungo un tragitto che replicasse esattamente la distanza che intercorreva tra la capitale ucraina e il confine». Pur essendo uno skateboarder professionista, non si tratta certo di un gioco da ragazzi e la resistenza richiesta per uscire indenni da una prova così faticosa (con una media di 100 chilometri quotidiani) non è poca.

Non sarà da solo a tentare l’impresa: grazie all’annuncio pubblicato sulla piattaforma di crowdfunding Go Fund Me (dove, peraltro, ha già ottenuto donazioni per più di 1000 sterline), qualche amico e collega si unirà a lui in bicicletta e in skateboard: «La compagnia sarà preziosa perché mi infonderanno coraggio e mi motiveranno a non mollare», ha aggiunto. «Sarebbe stato bellissimo essere circondato dalla folla ma ho sempre immaginato tutto questo come qualcosa di lontano da una grossa manifestazione. Non ci sarà nessun altro oltre me, un ingenuo ragazzotto che farà su e giù con il suo fidato skate per aiutare chi è in difficoltà e, quasi sicuramente, tornerà a lavoro con le gambe tremolanti per lo sforzo».