Quattro soldati sono stati uccisi a seguito di un attacco missilistico nella zona dell’aeroporto internazionale di Damasco, in Siria, che ha causato anche danni materiali e la messa fuori servizio dello scalo. «Alle 2 circa di questa mattina, il nemico israeliano ha effettuato un’aggressione aerea con raffiche di missili dalla direzione nord-est del lago Kinneret, colpendo l’aeroporto internazionale di Damasco e i suoi dintorni», ha dichiarato la fonte. «Quattro combattenti, tra cui due soldati siriani, sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani», ha detto all’Afp Rami Abdul Rahman, capo dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito.

Non è il primo raid nella zona dell’aeroporto di Damasco
Per le autorità siriane, i missili sono stati sparati da Israele, che però non ha commentato la notizia. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, l’attacco israeliano ha preso di mira «posizioni di Hezbollah e di gruppi filo-iraniani nell’aeroporto e nei dintorni, compreso un deposito di armi». Dall’inizio della guerra civile in Siria nel 2011, Israele ha effettuato centinaia di attacchi aerei sul suo vicino, prendendo di mira le posizioni dell’esercito siriano, delle forze filo-iraniane e degli Hezbollah libanesi. Non è il primo raid nella zona dell’aeroporto di Damasco, che era già stato messo fuori servizio da un attacco il 10 giugno 2022.

Secondo la stampa israeliana, il leader di Hezbollah ha avuto un ictus
A proposito di degli Hezbollah, appena ieri il Jerusalem Post ha scritto che il segretario generale Hassan Nasrallah «è stato ricoverato in un ospedale di Beirut a seguito ad un ictus», citando informazioni comparse in Libano e in Arabia Saudita delle quali, peraltro, non c’è ancora altra conferma. Il giornale ha ricordato che un discorso di Nasrallah, fissato per venerdì, è stato annullato con un breve preavviso: in quella circostanza gli Hezbollah hanno reso noto che il segretario generale era stato colpito da un’ influenza.