Sinner, dalle ATP Finals alla Davis: dove può arrivare l’azzurro

Fabrizio Grasso
15/11/2023

A Torino l’altoatesino ha raggiunto le semifinali, primo italiano di sempre, vincendo tutti gli incontri del girone. Dopo Djokovic, battuto il tre set anche Rune. Da settembre ha infilato 16 vittorie in 17 partite. E il 21 novembre si vola a Malaga, per un successo tricolore che manca dal 1976.

Sinner, dalle ATP Finals alla Davis: dove può arrivare l’azzurro

«È stato difficile, non avevo mai vinto contro di lui». Con queste parole Jannik Sinner, appena 22enne, ha commentato la sua vittoria contro Holger Rune nel terzo match ATP Finals di Torino. Si tratta infatti del primo trionfo contro il golden boy danese, che lo aveva eliminato ad aprile 2023 a Montecarlo in tre set. L’altoatesino è diventato così il primo italiano di sempre a staccare il pass per le semifinali del torneo in cui si affrontano i maestri della racchetta. Lo ha fatto da primo della classe, infiammando il Pala Alpitour e battendo anche il numero 1 al mondo Novak Djokovic. Una vittoria con cui l’azzurro aveva interrotto una striscia di 19 successi consecutivi per il campione di Belgrado, che non perdeva dalla finale di Wimbledon contro Carlos Alcaraz.

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Jannik Sinner, da settembre 16 successi in 17 partite giocate

Numero 4 del ranking mondiale – miglior italiano di sempre come Adriano Panatta – Jannik Sinner nel 2023 sta inanellando una lunga serie di successi. Dopo aver perso in cinque set contro Alexander Zverev agli Us Open il 5 settembre, le cui fatiche lo portarono a rifiutare la convocazione in Coppa Davis, ha giocato 17 partite, vincendone 16 e aggiudicandosi i tornei di Pechino e Vienna. Battendo i migliori al mondo. In tre mesi, infatti, l’altoatesino si è preso lo scalpo non solo del serbo Novak Djokovic, ma anche del numero 2 al mondo e campione di Wimbledon Carlos Alcaraz (7-6, 6-1 in Cina) e del russo Andrey Rublev, quinto nel ranking mondiale, sconfitto in semifinale a Vienna 7-5, 7-6. Soprattutto però ha avuto la meglio, per due volte consecutive, di Daniil Medvedev, sua bestia nera del circuito, contro cui ha perso solo un set nelle due finali fra Cina e Austria.

Con il successo contro Djokovic, Sinner vede le semifinali delle ATP Finals. Sarebbe il primo azzurro di sempre. E poi tocca alla Davis.
Jannik Sinner con il trofeo di Vienna (Getty Images).

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Primo italiano a battere due numeri 1 diversi in un anno

Grazie ai suoi tre successi alle ATP Finals, Sinner è così il primo italiano di sempre a superare la fase a gironi del torneo dei maestri. Panatta e Corrado Barazzutti persero infatti tutti i loro incontri fra 1975 e 1978, mentre Matteo Berrettini vinse solo contro Dominic Thiem nel 2019, dopo aver perso da Djokovic e Roger Federer. Dopo un primo match vinto agevolmente contro il greco Stefanos Tsitsipas in due set, Sinner ha avuto la meglio del “Djoker” serbo dopo tre ore di battaglia. Un risultato storico, in quanto gli ha permesso di diventare il primo italiano a battere in 12 mesi due numeri 1 al mondo diversi. Il 31 marzo infatti, sul cemento di Miami, aveva avuto la meglio dell’allora leader della classifica Alcaraz rimontando anche un set di svantaggio. Più complessa invece la sfida contro Rune, in cui ha dovuto anche combattere contro un fastidio alla schiena.

Con il successo contro Djokovic, Sinner vede le semifinali delle ATP Finals. Sarebbe il primo azzurro di sempre. E poi tocca alla Davis.
Jannik Sinner entra in campo per il match contro Djokovic (Getty Images).

Sinner potrebbe riportare la Davis in Italia dopo quasi 50 anni

Dopo le ATP Finals, prima di godersi le meritate vacanze, Jannik Sinner giocherà le Final Four di Coppa Davis, in programma a Malaga dal 21 al 26 novembre. Per gli Azzurri del capitano Filippo Volandri, che inizieranno il torneo contro l’Olanda il 23 novembre, è un’occasione storica. L’Italia infatti non vince il torneo a squadre più prestigioso del tennis dal 1976, quando in Cile trionfarono Panatta e Barazzutti assieme a Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, con Nicola Pietrangeli capitano. Da allora infatti sono arrivate altre sei finali, l’ultima delle quali nel 1998, e diverse delusioni in semifinale. L’ultima nel 2022 contro il Canada, poi campione, di Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime. Sinner però non c’era.