I tremila tesserati di Sinistra Italiana saranno invitati a votare se vogliono entrare nell’alleanza con il PD oppure se guardarsi intorno e tentare, ipoteticamente, un accordo con il Movimento Cinque Stelle. Anche se non c’è una data ufficiale, la proposta è spuntata dopo una due giorni di riunione nazionale e potrebbe tradursi un una consultazione già questo fine settimana.
Sinistra Italiana chiede agli iscritti di votare l’alleanza col Pd
Ancora diversi i nodi da sciogliere, dato che il partito si è sempre schierato contro la famigerata Agenda Draghi ed entrare nella coalizione di centrosinistra significherebbe in qualche modo accettarla. In più, l’accordo con Calenda non sarebbe andato del tutto giù a Fratoianni, tanto che i due hanno avuto un acceso dibattito su Twitter fino a quando Franceschini non è intervenuto per smorzare i toni.
Per quanto riguarda la posizione della forza politica in merito all’alleanza, durante l’assemblea nazionale il 65% aveva votato la mozione Fratoianni, cioè il mandato a trattare per chiudere un accordo con dem e centristi. Con qualche difficoltà, anche Nichi Vendola e Luciana Castellina, avevano sostenuto il mandato al loro leader.

300 militanti confidano in un accordo con i M5S
Non sono però passati inosservati i 300 militanti che, in un documento, confidano in un accordo con i pentastellati e hanno chiesto alla dirigenza di impegnarsi «a promuovere un confronto pubblico con tutti i soggetti politici nazionali (a partire, ma non solo, dai nostri alleati di Europa Verde e dal M5S) e locali (le tante esperienze civiche e la sinistra sociale)». Sul piano programmatico, infatti, le affinità tra SI e M5S sono maggiori rispetto a quelle con il centrosinistra ‘azionista’.
La toscana Serena Pillozzi della segreteria nazionale ha per esempio evidenziato che «stare all’opposizione del governo Draghi è stata una posizione che ci ha premiato e rivitalizzato e ora ci viene detto che si fa un accordo tecnico con alla base l’agenda di quel governo: questo è uno tsunami per la nostra comunità». E ancora, il segretario provinciale di Foggia Mario Nobile ha ribadito che «la base è in subbuglio, la coalizione è draghiana e noi abbiamo subito la perdita di un deputato e di una senatrice per non votare la fiducia a Draghi: che non possa funzionare è evidente».