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Sinistra Italiana, voto sull’alleanza con il Pd: in molti preferiscono il M5S

Da Pillozzi a Nobile, sono diversi gli esponenti del partito che evidenziano maggiori affinità con i pentastellati.

6 Agosto 2022 09:05 Annarita Faggioni
Sinistra Italiana ha deciso di dare la voce ai propri iscritti prima di firmare un'alleanza con il Pd: in molti sperano in un accordo con il M5S.

I tremila tesserati di Sinistra Italiana saranno invitati a votare se vogliono entrare nell’alleanza con il PD oppure se guardarsi intorno e tentare, ipoteticamente, un accordo con il Movimento Cinque Stelle. Anche se non c’è una data ufficiale, la proposta è spuntata dopo una due giorni di riunione nazionale e potrebbe tradursi un una consultazione già questo fine settimana.

Sinistra Italiana ha deciso di dare la voce ai propri iscritti prima di firmare un'alleanza con il partito democratico.

Sinistra Italiana chiede agli iscritti di votare l’alleanza col Pd

Ancora diversi i nodi da sciogliere, dato che il partito si è sempre schierato contro la famigerata Agenda Draghi ed entrare nella coalizione di centrosinistra significherebbe in qualche modo accettarla. In più, l’accordo con Calenda non sarebbe andato del tutto giù a Fratoianni, tanto che i due hanno avuto un acceso dibattito su Twitter fino a quando Franceschini non è intervenuto per smorzare i toni.

Per quanto riguarda la posizione della forza politica in merito all’alleanza, durante l’assemblea nazionale il 65% aveva votato la mozione Fratoianni, cioè il mandato a trattare per chiudere un accordo con dem e centristi. Con qualche difficoltà, anche Nichi Vendola e Luciana Castellina, avevano sostenuto il mandato al loro leader.

Sinistra Italiana ha deciso di dare la voce ai propri iscritti prima di firmare un'alleanza con il partito democratico.
Nicola Frantoianni

300 militanti confidano in un accordo con i M5S

Non sono però passati inosservati i 300 militanti che, in un documento, confidano in un accordo con i pentastellati e hanno chiesto alla dirigenza di impegnarsi «a promuovere un confronto pubblico con tutti i soggetti politici nazionali (a partire, ma non solo, dai nostri alleati di Europa Verde e dal M5S) e locali (le tante esperienze civiche e la sinistra sociale)». Sul piano programmatico, infatti, le affinità tra SI e M5S sono maggiori rispetto a quelle con il centrosinistra ‘azionista’.

La toscana Serena Pillozzi della segreteria nazionale ha per esempio evidenziato che «stare all’opposizione del governo Draghi è stata una posizione che ci ha premiato e rivitalizzato e ora ci viene detto che si fa un accordo tecnico con alla base l’agenda di quel governo: questo è uno tsunami per la nostra comunità». E ancora, il segretario provinciale di Foggia Mario Nobile ha ribadito che «la base è in subbuglio, la coalizione è draghiana e noi abbiamo subito la perdita di un deputato e di una senatrice per non votare la fiducia a Draghi: che non possa funzionare è evidente».

 

Tag:Elezioni politiche 2022
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