A 34 giorni dal suo ricovero, datato 29 marzo, Sinisa Mihajlovic ha lasciato l’Ospedale Sant’Orsola. La più bella vittoria possibile, quella conquistata ancora una volta dal tecnico del Bologna, ex difensore di Lazio e Inter. A darne notizia è stato proprio il club rossoblù, che riabbraccia così il proprio allenatore e probabilmente domenica prossima lo avrà in panchina, al fianco della squadra nel match contro il Venezia. Il 26 marzo il serbo aveva convocato una conferenza stampa in cui ha raccontato di doversi sottoporre a controlli e cure per la possibile insorgenza di una forma di leucemia.

Mihajlovic, dal ricovero alle dimissioni di oggi
Tutto è partito nel 2019, quando Sinisa Mihajlovic è stato ricoverato per combattere una forma di leucemia acuta mieloide. Ci sono voluti mesi, ma l’ex difensore ha superato la malattia ed è tornato in panchina, in un mondo, quello del calcio, che si è stretto intorno a lui in un momento così delicato. Poi lo scorso 26 marzo la conferenza: il tecnico del Bologna annuncia di aver bisogno di curarsi di nuovo. A quasi quattro anni di distanza, Mihajlovic viene nuovamente ricoverato tre giorni dopo ma è certo: «non mollerò di un centimetro e so che lo farete anche voi. E so che vincerò anche questa volta». E oggi ha vinto: arrivano le dimissioni dall’ospedale e domenica sarà in panchina.
Nella giornata di oggi Sinisa Mihajlovic è stato dimesso dall’Ospedale Sant’Orsola, in buone condizioni generali
Forza Mister, siamo con te ❤️💙 pic.twitter.com/M1Z7cQKadh
— Bologna Fc 1909 (@BfcOfficialPage) May 2, 2022
Bologna imbattuto da sei gare
Nonostante il ricovero e le cure, Mihajlovic non ha mai abbandonato la squadra. Costantemente collegato in videoconferenza con il proprio staff, ha guidato il Bologna per oltre un mese. E i risultati sono arrivati. Sei le gare disputate dai rossoblù, imbattuti dalla partita immediatamente successiva al ricovero, finita 0-0 contro il Milan. Dieci i punti conquistati in sei partite, nonostante abbia affrontate squadre di altissima fascia come i rossoneri, attualmente in vetta alla Serie A, la Juventus, l’Inter e la Roma, oltre a Sampdoria e Udinese. Giovedì aveva detto ironicamente alla sua squadra: «Qui non mi fanno più uscire perché dicono che senza di me non perdete mai».
