Niente quarantena, tracciamenti o bollettino giornaliero. È il nuovo piano di gestione della pandemia da Covid-19 presentato da Singapore, città-stato asiatica, che ha dichiarato di voler trattare il virus alla pari di tutte le altre malattie endemiche. Il progetto dovrebbe prendere forma nei prossimi mesi, una volta che la vaccinazione avrà consentito di immunizzare la quasi totalità della popolazione.
Singapore, il piano per convivere con il Covid
«La cattiva notizia è che il Covid-19 potrebbe non scomparire mai. La buona è che è possibile conviverci», hanno scritto il ministro del Commercio Gan Kim Yong, il collega delle Finanze Lawrence Wong e quello della Salute Ong Ye Kung in un editoriale apparso sul locale quotidiano Straits Times. «Il virus continuerà a mutare e quindi a sopravvivere nella nostra comunità».
Covid, a Singapore stop a quarantena e bollettino
Proprio per rispondere all’esigenza di una convivenza, ecco il nuovo piano, che prevede, tra gli altri, di abolire la quarantena per i viaggiatori e l’eliminazione del bollettino giornaliero con i nuovi contagi. «Non possiamo sradicare la pandemia, ma possiamo trasformarla in qualcosa di molto meno minaccioso, come l’influenza o la varicella, e andare avanti con le nostre vite», hanno continuato i tre politici.
Come la maggior parte dei paesi del mondo, Singapore ha avuto un picco iniziale di contagi lo scorso anno, raggiungendo i 600 al giorno a metà aprile 2020. Dopo una seconda ondata ad agosto dello stesso anno, il Covid-19 non si è più manifestato in grandi numeri. Nella nazione, che conta 5,7 milioni di abitanti, i casi giornalieri oscillano tra i 20 e i 30, mentre i morti sono stati in totale 35 da inizio pandemia.
Covid, a Singapore 2/3 della popolazione vaccinata entro agosto
Un contributo fondamentale è arrivato dalla campagna vaccinale, tanto che entro poche settimane due terzi della popolazione nazionale avrà ricevuto almeno una dose. Le stesse persone potranno contare su una vaccinazione completa entro l’inizio di agosto, probabilmente per il National Day di giorno nove. Solo a quel punto potrà entrare in vigore il nuovo piano. Sebbene alcune persone immunizzate abbiano contratto la malattia, infatti, le fonti governative confermano come nessuna abbia sofferto sintomi gravi.
Una gestione simile all’influenza
«Ogni anno, molte persone prendono l’influenza», hanno affermato i ministri. «La maggioranza guarisce senza bisogno di essere ricoverata in ospedale e senza l’utilizzo di farmaci. Solo una minoranza, specialmente gli anziani e quelli affetti da altre patologie, può ammalarsi gravemente e, purtroppo, in certi casi morire». I tre ministri hanno citato, quindi, la situazione degli Stati Uniti dove, come hanno scritto sullo Straits Times, «ogni anno centinaia di migliaia di persone vengono ricoverate in ospedale a causa dell’influenza e decine di migliaia muoiono».
Poiché, secondo questa visione, anche chi dovesse contrarre il virus, una volta vaccinato, non avrebbe grosse complicazioni mediche, anche il bollettino svanirà. «Invece di monitorare i numeri dei contagi giornalieri, ci concentreremo sui sintomi, soprattutto per quanto riguarda terapie intensive e intubazioni».
Singapore, i nuovi test per rintracciare il Covid
I test, infine, diverranno più semplici e rapidi. Saranno strumenti simili agli etilometri, con risultati in 2 minuti. Sarà eliminato, dunque, il fastidioso metodo del tampone. «Col tempo, gli sbarchi turistici, gli uffici, i centri commerciali, gli ospedali e le istituzioni educative potranno utilizzare questi kit per monitorare il personale e i visitatori in piena sicurezza», ha concluso il governo. «La storia ha dimostrato che ogni pandemia fa il suo corso».