Arriva il giorno delle dimissioni dall’ospedale San Raffaele di Milano per Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia era stato ricoverato lunedì scorso per alcune visite di controllo ed è rimasto lì per quattro giorni. Intorno alle 13.45 il Cavaliere è stato accompagnato fuori dal nosocomio, dall’uscita di fronte alla ricicleria di via Olgettina 60. Non ha rilasciato alcuna dichiarazione ai giornalisti presenti, che lo attendevano da giorni. Berlusconi, con al fianco la compagna Marta Fascina, è andato via in auto, limitandosi a salutare i presenti dal finestrino. Nonostante abbia lasciato l’ospedale, resta l’apprensione del suo entourage intorno allo stato di salute del leader di Forza Italia.

Forse un’aritmia alla base del ricovero
Berlusconi è stato portato all’ospedale San Raffaele di Milano nel corso della serata di lunedì 27 marzo. Ufficialmente, il Cavaliere si è recato al presidio ospedaliero per dei controlli di routine, ma la preoccupazione intorno al suo stato di salute è aumentata quando è stato deciso di prolungare il ricovero. Secondo i media, potrebbe esserci stato un episodio di aritmia alla base del ricovero. Nella giornata di mercoledì 29, il figlio minore di Silvio Berlusconi, Luigi, è andato a fare visita al padre e lo stesso ha fatto nelle ore precedenti il fratello del leader di Forza Italia, Paolo.
Il processo Escort a Bari: Cecconi smentisce la presenza di Berlusconi
Il ricovero è arrivato in contemporanea all’udienza a Bari nell’ambito del processo Escort. L’avvocato Federico Cecconi, che difende il leader di Forza Italia, ha specificato che «la sua presenza non era prevista, il suo esame da imputato era stato calendarizzato in un primo momento a gennaio ma poi rinviato e ancora non è stata fissata una nuova data. Devono essere sentiti prima di lui dei testi dell’accusa». Una risposta a chi aveva provato ad attaccare Berlusconi, che avrebbe usato il ricovero per non presentarsi in aula. Poiché la sua presenza non era prevista, gli avvocati hanno deciso che «non presenteremo nessuna richiesta di differimento dell’udienza».
