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Siccità, il caldo estremo fa riemergere villaggi perduti e antiche rovine

La forte siccità sta facendo riemergere antiche rovine e villaggi perduti. Ecco cosa ha portato alla luce la mancanza d’acqua nel mondo.

16 Agosto 2022 15:29 Virginia Cataldi
La forte siccità sta facendo riemergere antiche rovine e villaggi perduti. Ecco cosa ha portato alla luce la mancanza d'acqua nel mondo.
Da ponti romani a palafitte dell’età del Bronzo, la siccità sta facendo riemergere antiche rovine. Finora, gli archeologi hanno rinvenuto i reperti in Italia, in Spagna, ma anche in Iraq e negli Stati Uniti. Ecco cosa ha portato alla luce la mancanza di acqua negli ultimi anni.

La siccità porta alla luce le antiche rovine di Roma

Il 21 giugno a Roma il fiume Tevere è calato a livelli record. In soli quattro giorni l’acqua è arrivata a un metro e 12 centimetri, contro la solita media dei 4,50 e 5,70 metri. In questo modo, sono riemerse le fondamenta di un nuovo ponte, di solito impossibili da vedere perché perennemente sommerse. Si tratta del Ponte Trionfale o Vaticano, che si pensa essere stato costruito durante il governo dell’imperatore Nerone. Si trova all’altezza di Castel Sant’Angelo, presso il Ponte Vittorio Emanuele.
La forte siccità sta facendo riemergere antiche rovine e villaggi perduti. Ecco cosa ha portato alla luce la mancanza d'acqua nel mondo.
Rovine (Pexels)

Il carro armato tedesco nel Po

Nell’estate 2022 il fiume Po ha toccato il livello più basso mai registrato negli ultimi 70 anni. Il letto del fiume prosciugato ha rivelato relitti sconosciuti e risalenti all’era della seconda guerra mondiale. Per esempio, un carro armato tedesco e navi mercantili.

La marmotta mummificata del Monte Rosa

Il caldo record ha portato anche alla fusione dei ghiacciai alpini, che hanno rilasciato dei reperti antichissimi. Il 10 agosto, una guida alpina ha infatti trovato nel massiccio del Monte Rosa una marmotta mummificata. «Stavo accompagnando un cliente, eravamo nella fase di discesa, quando a un certo punto l’ho notata sui sassi. Eravamo a circa 4.200 metri di quota. L’ho fotografata e ho avvisato il Corpo forestale», ha raccontato Corrado Gaspard.

Ritrovamenti in Iraq e Nevada

In Nevada, la siccità prolungata ha prosciugato parzialmente le acque del lago Mead. Lungo le sue coste, vicino a Boulder City, gli archeologi hanno ritrovato una barca precedentemente affondata in posizione verticale, con la poppa bloccata nel fango.
In Iraq, invece, la mancanza di acqua ha permesso il ritrovamento di un’antichissima città sommersa, nel bacino di Mosul. Si tratta di un complesso di rovine che potrebbe appartenere all’antica città di Zakhiku. Questa era un importante centro per il commercio durante l’imperodei Mitanni, popolazione della Mesopotamia settentrionale che ebbe la sua massima espansione attorno al 1.500 avanti Cristo.
La forte siccità sta facendo riemergere antiche rovine e villaggi perduti. Ecco cosa ha portato alla luce la mancanza d'acqua nel mondo.
Egitto (Pexels)

La siccità fa riaffiorare le antiche rovine di Chatsworth House

In Inghilterra è tornato alla luce un giardino perduto di Chatsworth House, dimora storica nel Derbyshire. Il giardino risale al 1699 ed è costituito da una disposizione ornamentale di aiuole e sentieri accuratamente realizzati ma nascosti alla vista per quasi 300 anni. Il progetto fu coperto dal prato nel 1730, bruciato dalle alte temperature che si sono abbattute di recente nella zona.

Lombardia: le palafitte dell’età del Bronzo nel letto dell’Oglio

Lo scorso 4 luglio è emerso in Lombardia un sistema di palafitte risalenti probabilmente all’Età del Bronzo. Paletti di legno datati per il momento al periodo preistorico che va dal 2300 al 700 a.C. e infissi nel letto dell’Oglio in secca intorno a Canneto sull’Oglio, tra le province di Mantova e Cremona.

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